Per parecchi mesi abbiamo dovuto sopportare il milieu politico europeo
LA UE IMPAURITA ORA CALA LE BRAGHE
Per parecchi mesi abbiamo dovuto sopportare che il milieu politico europeo, indecoroso e stupido, facesse la parte di Capitan Fracassa minacciando Mosca di un intervento militare diretto dal momento che non era possibile lasciare che la Russia vincesse il conflitto in Ucraina. Probabilmente gli irresponsabili del continente pensavano che facendo la faccia dell’arme avrebbero spaventato Putin con la prospettiva di una guerra perenne e nel contempo sarebbero riusciti a scuotersi di dosso l’irrilevanza nella quale sono immersi da quando hanno deciso di seguire acriticamente gli Usa nella loro guerra santa contro la Russia, arrivando persino a suicidare le proprie economie per non lasciare solo l’egemone.
Ma ora che il Cremlino ha spiegato bene quali sarebbero le conseguenze di un intervento diretto o anche solo la concessione a Kiev di mezzi con possibile utilizzo nucleare, assistiamo a una totale marcia indietro: ora la Commissione europea ritiene che le affermazioni secondo cui l’Unione europea vuole la vittoria dell’Ucraina sul campo di battaglia siano disinformazione e deformazione della realtà. Lo ha affermato il rappresentante del Servizio Esteri dell’UE Peter Stano, in un briefing con i giornalisti a Bruxelles. E a sua volta, il capo del servizio stampa della Commissione europea, Eric Mamer, commentando ciò che ha detto il presidente Vladimir Putin ovvero che se l’Occidente vuole una soluzione al conflitto in Ucraina sul campo di battaglia, allora la Russia risponderà sul campo di battaglia. “L’Unione europea non è sul campo di battaglia È la Russia che vuole la vittoria sul campo di battaglia”.
Difficile trovare una frase che sia al tempo stesso così lapalissiana e bugiarda che probabilmente avrebbe suscitato l’interesse di Wittgenstein. Tutti hanno sentito e letto ciò che affermato Josep Borrell, ovvero il ministro degli esteri della Ue, che il conflitto in Ucraina “deve essere vinto sul campo di battaglia”. Lo ha scritto il 9 aprile 2022 su X dopo una visita a Kiev in compagnia del capo della Commissione europea Ursula von der Leyen per coordinare l’invio massiccio di armi e per compiacersi che fosse saltato l’accordo di pace propiziato dalla Turchia e già quasi firmato. Da quel momento in poi, questa frase è stata ripetuta costantemente per tutto il 2022 e fino all’autunno del 2023 da molti politici europei, per poi scomparire in coincidenza con la totale debacle cosiddetta offensiva ucraina la scorsa estate. Ciò non di meno quest’anno sono cominciate – a partire da Macron – le litanie su un possibile intervento diretto dei Paesi europei della Nato che si ripetono in una specie di carosello infinito passando dalla Francia, alla Polonia, ai Paesi Baltici e ritornando indietro. Eppure adesso tutto questo è diventato “disinformazione” ovvero qualcosa di vero, ma che non va detto secondo la definizione di questo concetto che ha origini nel totalitarismo.
Insomma una calata di braghe che probabilmente ha a che vedere non soltanto con la paura delle conseguenze dei propri gesti sconsiderati, ma che può anche servire come spot elettorale in vista dell’imminente farsa in due atti chiamata “elezioni europee”. Il fatto che Eric Mamer abbia a anche avuto la faccia tosta di sostenere che l’Unione europea è “un’organizzazione basata su una filosofia di pace” dopo aver dato fondo a tutti i propri arsenali militari, significa che in occasione del voto si cerca di dare all’Europa una specie di volto umano, rincorrendo a vecchi slogan ormai privi di senso fin dagli anni ’90, quando l’Unione europea partecipò entusiasticamente alle guerre di dissoluzione della Jugoslavia(1) innescate dal denaro americano. Eppure truppe europee sotto le false spoglie di mercenari sono in Ucraina da due anni a costituire, assieme ad americani e inglesi, la vera ossatura dell’armata di Kiev e in funzione di gestori della carne da cannone ucraina. Ormai la menzogna ha raggiunto un tale livello metafisico da sembrare quasi dadaismo politico di pessimo livello perché i vari Paesi del continente sono per la pace in quanto Ue e guerrafondai in quanto Nato. Si tratta di una malattia incurabile. E c’è un solo rimedio: che la vittoria russa, spazzi via queste macchie umane.
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