E, alla fine, più dell’antifascismo poté il marketing

LA VALLE D’AOSTA ANGLICIZZATA PER TURISMO

RINUNCIA ALL’ANTIFASCISMO SU CERVINIA


E, alla fine, più dell’antifascismo poté il marketing. La farsa del cambio di nome a Cervinia è durata l’espace d’un matin e dopo la sceneggiata di pessimo gusto tutto è tornato come prima. Breuil-Cervinia continuerà ad essere Breuil-Cervinia, senza l’articolo “le” davanti a Breuil e senza la cancellazione del fascistissimo Cervinia. Che, per chi non conosce la Valle d’Aosta, non è un comune ma una frazione di Valtournenche.

Perché il recupero delle tradizioni culturali è doveroso, ma per una località che ha venduto anche il paesaggio, oltre all’anima, per incrementare il turismo, la difesa di un nome che nessuno ha mai cancellato, e la cancellazione del toponimo aggiunto, appaiono iniziative perlomeno patetiche.

Si è appena fatto finta di niente di fronte alle ruspe sul ghiacciaio per preparare la pista per 4 gare di coppa del mondo di discesa libera. Annullate tutte e 4 per il maltempo: gli Dei della montagna non devono aver gradito. Però, in fondo, è andata bene lo stesso poiché le squadre delle varie nazionali sono comunque arrivate ed hanno occupato le camere degli hotel. Ed a Cervinia è questo che conta, non il recupero delle tradizioni linguistiche.

Non solo al Breuil, comunque. In una vallata confinante si organizza, ogni anno, una serata musicale in cui si esibiscono i cantanti locali. E quelli che cantano in patois sono una piccolissima minoranza. La stragrande maggioranza preferisce non l’italiano bensì l’inglese. Perché è la lingua del turismo. L’identità? Solo uno slogan ormai privo di contenuti. La montagna che si ribella all’italianizzazione si vende all’anglicizzazione. Purché altospendente, perché quegli straccioni di italiani sono diventati troppo poveri per sciare sulle piste del Monterosa o della Grande Becca.

Andrea Marcigliano
ALA.DE.GRANHA

 

 

 

 

 

 

Quando si dice coerenza

Cervinia cambia nome, si chiamerà Le Breuil: la Valle d’Aosta cancella la denominazione dell’epoca fascista. Residenti sul piede di guerra.

Cervinia, il sindaco annuncia un passo indietro “vogliamo tenere il nome”

La paradossale vicenda della cancellazione del nome “Cervinia” si arricchisce di un nuovo capitolo. L’operazione che, usando un’iperbole, potremmo definire di “cancel culture” ed efficace autogol di marketing che sta portando all’eliminazione del nome di origine fascista dalla denominazione della località che si chiamerà semplicemente “Le Breuil”) sembra non piacere a nessuno.

Cervinia, le origini del nome

Il nome originario francese è Breuil, che indica un pianoro paludoso di montagna, toponimo molto diffuso in Valle d’Aosta. In epoca fascista la località fu però chiamata Cervinia in riferimento al monte Cervino. La principale risorsa economica di Breuil-Cervinia è il turismo: è infatti una delle località sciistiche più famose dell’arco alpino.

 

 

 

 

 

 

 

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