Si tratta di un caso estremo
LA VERA DIFFERENZA
Aaron Bushnell, quando ha appoggiato il suo cellulare a terra per impostare uno streaming live e si è dato fuoco davanti all’ambasciata israeliana a Washington, ha contrapposto in un certo senso l’imperativo etico al male radicale. Come membro in servizio attivo dell’aeronautica americana, faceva parte dell’apparato che sostiene il genocidio in corso a Gaza, non meno moralmente colpevole dei soldati, dei tecnocrati, degli ingegneri, degli scienziati e dei burocrati tedeschi che oliarono il sistema dell’Olocausto nazista. Questo era un ruolo che non poteva più accettare. “Non sarò più complice del genocidio”, ha detto con calma nel suo video mentre si dirigeva verso il cancello dell’ambasciata. “Sto per intraprendere un atto estremo di protesta. Ma rispetto a ciò che le persone hanno vissuto in Palestina per mano dei loro colonizzatori, non è affatto estremo. Questo è ciò che la nostra classe dirigente ha deciso sarà normale”.
Si tratta di un caso estremo, ma si potrebbe pensare che molti di quelli che si arruolano nell’esercito Usa o magari negli apparati militari delle colonie europee non pensano di dover bombardare, far morire di fame la gente, uccidere donne e bambini o almeno non gliela raccontano così. Però forse sanno benissimo di dover fare queste cose. Ed ecco qui un esempio di tale vuotaggine contrapposta al sacrificio di Bushnell e che la dice lunga rispetto alla confusione contemporanea.
«Troppo spesso sento i leader parlare di garantire a tutti dignità e rispetto come se fosse un obiettivo ambizioso, ma questo non è abbastanza. Dignità e rispetto sono il minimo indispensabile, perché ci sono ancora troppe persone là fuori, non solo individui LGBTQ, che si sentono emarginate, escluse o discriminate”. Chi parla è Bree Fram, colonnello transgender della Space Force e sembrerebbe l’ennesima ripetizione del rosario gender, se non fosse che a conclusione del discorsetto il nostro ufficiale ha concluso che “saper usare i pronomi nelle e-mail è un modo per migliorare le strategie vincenti in guerra”. Dunque vediamo… una più efficiente macchina da strage e da genocidio nascerebbe dalla minore discriminazione verso le diversità di genere, qualunque cosa si voglia intendere con queste ambigue espressioni. Mi sembra uno o una o uno che ha proprio capito tutto e il cui orizzonte etico non supera la zona perianale.
Proprio quello che vogliono certi poteri corrotti e screditati che amano questa specie di colonnello, ma temono il gesto estremo di Aaron Bushnell che mette a nudo la loro degenerazione.