“La verità nei media italiani è già rara, ma l’imparzialità lo è ancora di più.”

LA VERITÀ SCONOSCIUTA AI MEDIA ITALIANI

di Augusto Grandi

“In un panorama mediatico sempre più frammentato, la verità sembra smarrirsi tra interpretazioni distorte e narrazioni pilotate. Ma se si parla di imparzialità, il quadro italiano si fa ancor più desolante.”


La verità, questa sconosciuta dai media italiani. Ma per l’imparzialità va anche peggio. Ti sintonizzi sul Tg5 e vedi Elia Milani che, novello Erode, giustifica in ogni modo (sempre più indecente) il massacro di bambini palestinesi a Gaza. Poi arriva Olla, nel medesimo Tg, a spiegare che le “marocchinate”, ossia gli stupri ed i massacri compiuti in centro Italia dagli invasori Alleati, devono essere considerate responsabilità dei nazisti poiché un generale francese, prima di schierarsi con De Gaulle, aveva simpatie per l’Asse.

Sophia Loren ed Eleonora Brown in una scena del film La ciociara del 1960 diretto da Vittorio De Sica

Oppure ti sposti su RAI 3 e vedi Damilano che, con la faccia da funerale, annuncia che Salvini è stato assolto nonostante l’impegno dei giornalisti democratici per arrivare a una condanna nella vicenda della nave Open Arms. Senza dimenticare il dolore tracimante delle reti pubbliche e private nel raccontare che, negli Usa, aveva vinto Trump dopo che gli stessi giornalisti avevano pronosticato il trionfo di Kamala Harris.

Non va meglio per le notizie sulla guerra in Ucraina. Due anni orsono i giornalisti italiani erano riusciti a raccontare che i russi non solo avevano finito i missili, ma anche le munizioni per le armi leggere. Ed i soldati erano costretti ad andare all’assalto con pale e vanghe. Poi era stata la volta della controffensiva ucraina che avrebbe spazzato via il tiranno di Mosca. Ed ora la narrazione si è spostata sull’imminente crollo economico e finanziario della Russia, dopo aver a lungo insistito sul totale isolamento del Cremlino sulla scena internazionale.

È un modo piuttosto idiota di galvanizzare il popolo bue e di renderlo entusiasta all’idea di continuare a finanziare la banda Zelensky. Ovviamente riducendo la spesa sociale per aumentare quella militare. Che già oggi vale tre volte gli investimenti per la cultura ma che, secondo i desideri atlantisti, dovrebbe più che triplicare.

Ecco il popolo bue entusiasta all’idea di continuare a finanziare la banda Zelensky

Perché i mercanti di morte sono più importanti dei creatori di cultura.

Redazione Electo
Augusto Grandi

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Controllate anche

«L’EUROPA DEI GOLPE GIUDIZIARI E DELLA RETORICA ANTIDESTRA VA A LEZIONI DI DEMOCRAZIA»

Doppia morale e attacchi alla destra: chi giudica i giudici? …