I lugubri personaggi del regime di Kiev

LE IMBARAZZANTI PERSECUZIONI RELIGIOSE DI ZELENSKY

di Pino Cabras


Per l’Occidente, gestire una classe dirigente che rivendica orgogliosamente una continuità ideale con il nazismo, come i lugubri personaggi del regime di Kiev, è una bella gatta da pelare. Hai voglia di fare marce antifasciste strumentali per denunciare un pericolo fascista laddove non c’è. Con il nazismo che invece c’è, che ami segretamente e che armi pubblicamente, vorresti far finta di niente, ma è lì a farsi imbarazzanti selfie con i tuoi carri armati moderni e con gli elmetti del nonno che militava nelle SS. Oppure è lì che si mette a perseguitare chiese cristiane, come nel caso della legge firmata da Volodymyr Zelensky che ha messo al bando il ramo della Chiesa ortodossa che fa riferimento al Patriarcato di Mosca. Prima del 2014 questa confessione costituiva la maggioranza dei cristiani residenti nella Repubblica Ucraina. Ma perfino dopo gli scismi indotti artificialmente, le persecuzioni volte a far cambiare gerarchie di riferimento, le perdite di territori e le massicce emigrazioni, quella chiesa è ancora vicina al 30 per cento dei cristiani che vivono in quelle terre. Zelensky & C. hanno deciso che va abolita.

Cosa ci dicono questi numeri? Ci dicono una verità molto semplice che viene nascosta dall’ideologia bellicista che ha sequestrato il discorso pubblico europeo. La verità è che la Repubblica Ucraina – i cui confini furono funzionali nell’ambito di uno Stato che non c’è più, l’Unione Sovietica – era ed è ancora un crogiuolo etnico, un melting pot, in cui gli slavi si sono scambiati e mescolati le ossa nel modo più lontano dal modello dello Stato-nazione monoetnico. Trasformare le leve dello Stato per una gigantesca operazione nazionalistica russofoba e per costruire una piattaforma militare ostile a Mosca nei termini di una guerra senza possibili compromessi è quanto di più pericoloso e assurdo si possa immaginare, al punto da non farsi scrupolo di interferire in una delle libertà più delicate, quella religiosa.

Inutile aspettarsi qualche moderazione da parte di quelli che a Kiev si riconciliano con l’hitlerismo. Inutile purtroppo aspettarsi reazioni anche dai servi dei servi mostruosamente ignoranti o ferocemente ottusi che siedono nelle cancellerie europee. Solo il papa ha detto più o meno “Kiev, abbiamo un problema!”.

Finanche un unico parlamentare della Verchovna Rada, Artem Dmytriuk, aveva votato contro il bando che colpiva la confessione storicamente più rilevante in Ucraina. Ebbene, è dovuto fuggire all’estero con la sua famiglia, che già denuncia tentativi di rapimento. E Volodymyr che ti dice? «Per quanto riguarda le persone che lavorano contro il nostro Stato, i traditori dell’Ucraina, che hanno aiutato o giustificato l’aggressione russa, che sono fuggiti dall’Ucraina, nascondendosi dalle responsabilità. Il nostro Stato ha bisogno di risposte chiare riguardo a tali persone. È una chiara responsabilità che tutti questi “compagni” ottengano ciò che meritano, non importa dove si nascondono e non importa dove fuggono». Messaggio chiaro a chi si oppone anche solo parzialmente a questa follia.

A proposito di traditori: proprio Zelensky, nell’ormai lontano 2019, divenne presidente promettendo di riconciliare il paese, di assicurare una tutela per la vasta popolazione di lingua russa, nonché di garantire la pace religiosa. Dopo un mese aveva già rinnegato tutto consegnando la sua presidenza e l’intera Ucraina alla continuazione della guerra iniziata dal regime nel 2014, fino poi ad abolire tutti i partiti favorevoli a un negoziato (in aggiunta ai partiti che già erano stati aboliti e perseguitati) e fino a scrivere per legge che è vietato negoziare con i russi. Cosa potrà mai andare storto in una guerra totale?

 

 

 

 

 

Questo è il campione dei valori occidentali che gli usurpatori del pubblico dibattito democratico in Occidente si sono scelti, pronti a imitarne le gesta su una scala più grande. Gente che non batte ciglio di fronte alla persecuzione religiosa volete che si commuova di fronte alla tua persecuzione, una volta che arrestano chi consente una visione diversa del mondo? Questa è la posta in gioco.

Pino Cabras

 

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