La grande controffensiva della Nato si è frantumata contro l’esercito russo nell’estate del 2023

Zelensky e la guerra delle “bombe sporche”

LE TRUPPE RUSSE SFOTTONO LA NATO E LE SUE BUGIE


La guerra ucraina è passata attraverso diverse fasi narrative dopo che la grande controffensiva della Nato si è frantumata contro l’esercito russo nell’estate del 2023: prima c’è stata l’incredulità poi la depressione, la negazione e infine la rabbia che è il sentimento dominante negli ultimi mesi. Così se un anno fa il portavoce del ministero della difesa inglese arrivava a dire che l’esercito ucraino era stato fermato dai cespugli troppo alti, ultimamente ci si affida ad altre bugie. Quella secondo cui i russi andrebbero incontro a perdite spaventose è davvero troppo ridicola, se confrontata alla realtà, per reggere troppo a lungo e così adesso è sparita completamente dal mainstream americano dove era stata assecondata da sedicenti esperti. In compenso viene detto che ci sarebbero volontari nordcoreani a combattere assieme alle truppe di Mosca: invece di dire che gli ucraini si stanno ritirando ovunque si preferisce partire per la tangente e fantasticare. Non è detto che qualche ufficiale Nato ignorante e incompetente abbia diffuso questa leggenda visto che, a sua insaputa, nelle regioni più a Est della Russia ci sono molte persone dall’aspetto orientale e dunque abbia scambiato fischi per fiaschi.

Ma visto che c’erano le truppe russe hanno voluto prendere in giro questi asinelli da guerra e hanno issato la bandiera nordcoreana in direzione di Pokrovsk. Il risultato ha superato tutte le aspettative con uno scatenamento in rete che ha costretto il capo del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, Kovalenko, a esortare la gente a non cadere nelle operazioni psicologiche russe. Le cose serie da dire ci sarebbero a tonnellate, ma non si possono dire, perché danno il senso del disastro. Per esempio il Kiel Institut, il think-tank economico tedesco più influente oltre che il più antico in uno studio molto articolato mostra come la capacità militare russa stia crescendo ben oltre le perdite materiali in Ucraina, il che vuol dire che l’industria bellica di Mosca lavora a pieno ritmo e che riesce ad aumentare gli arsenali nonostante i consumi di mezzi e materiali. Non solo, ma che se la Germania volesse non tanto eguagliare la Russia, ma ritornare al livello di armamenti del 2004 ci metterebbe circa un secolo:

“Nonostante la retorica, il divario tra le capacità militari di Germania e Russia continua ad ampliarsi. Al ritmo attuale di approvvigionamento, alla Germania servirebbero quasi 100 anni per raggiungere le scorte militari di 20 anni fa. Ciò contrasta con la crescita massiccia delle capacità di armamento russe, compresi i moderni sistemi d’arma, che producono l’intero volume delle scorte di armi tedesche in poco più di sei mesi.”

Oltre a questo, vengono finalmente rivelati i veri e miseri tassi di intercettazione della difesa aerea ucraina che sono in totale contrasto con i numeri falsi regolarmente promossi dall’ufficio presidenziale di Zelensky. Insomma, tenuto conto dei propositi bellicosi espressi dal governo di Berlino e da esponenti politici irresponsabili, c’è un giustificato motivo di ilarità. E ormai anche le truppe russe sfottono i capitan fracassa della Ue e le loro assurde narrazioni.

Redazione

 

 

ALCUNE BALLE SUL CONFLITTO

Draghi: «Le sanzioni hanno avuto un effetto dirompente sulla Russia» 21 settembre 2022. Davvero un chiaroveggente.

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