”È moribonda la carta stampata…
LE TV ITALIANE ALLE PRESE CON IL MIRACOLO DELLA
MOLTIPLICAZIONE DI PANI, PESCI E MISSILI RUSSI
Era uno dei primi insegnamenti che i vecchi del mestiere impartivano ai giovani giornalisti appena entrati in redazione: “un giornale, dopo 24 ore, serve soltanto per incartare il pesce”. Cioè, puoi scrivere le boiate più assurde, le menzogne più spudorate, ma poi i lettori si dimenticano tutto e puoi raccontare l’esatto contrario di ciò che hai sostenuto in precedenza.
È moribonda la carta stampata, ma l’informazione ha mantenuto gli stessi criteri. Soltanto che è diventata più inutile poiché con le notizie in tv o sui social non puoi neppure incartare il pesce o per andare al cesso, come cantava Gaber. D’altronde qualcuno si ricorda ancora le menzogne di inizio anno, a reti unificate, sulla mancanza di missili negli arsenali russi? “Mosca può ancora lanciarli per uno o due giorni, e poi avrà terminato le scorte”, assicuravano i chierici televisivi riprendendo credibilissime analisi dei servizi segreti britannici e del folle di Kiev.
Eppure, in questi giorni, gli stessi giornalisti appaiono in tv sostenendo l’esatto contrario. E raccontano di attacchi missilistici russi sempre più intensi. Missili di ogni tipo, e poi droni anche sottomarini. Di tutto e di più, insomma. Manca solo una cosa: le scuse per le menzogne precedenti. Come se lo svuotamento degli arsenali non fosse mai stato annunciato. Come se le notizie dell’avanzata inesorabile ed inarrestabile delle forze armate ucraine non fossero mai state propinate ai telespettatori ed ai sempre meno numerosi lettori dei quotidiani.
Le informazioni false fanno parte delle strategie belliche. Bisogna motivare la popolazione, spaventarla o esaltarla a seconda delle convenienze. Ma questo vale per i Paesi in guerra, non per chi dovrebbe limitarsi ad informare le popolazioni di altri Paesi. A meno che l’Italia abbia rinnegato la “Costituzione più bella del mondo”, quella parte in cui si assicura che l’Italia “ripudia la guerra”. Evidentemente i chierici della disinformazione italiana ritengono di essere coinvolti nel conflitto e, dunque, di avere il dovere – più ancora del diritto – di raccontare le menzogne più assurde per motivare le pecore italiane.
Non solo distorcendo la storia delle popolazioni davvero coinvolte; non solo dimenticando che lo scontro nasce dopo un colpo di stato orchestrato dagli atlantisti; non solo dimenticando le provocazioni della Nato: questa è tutta politica, e quindi tutto è lecito. Ma anche continuando a mentire su ciò che succede davvero sul campo.
Che cosa stanno sparando, i russi, secondo i conduttori dei Tg Rai, Mediaset e di Mentana? Gli arsenali vuoti il 4 gennaio, si sono riempiti il 5 grazie al miracolo della moltiplicazione dei pani, dei pesci e dei missili?
Ma se si raccontano balle spaziali su qualcosa che si smentisce da se quale credibilità possono avere le altre notizie, dove il controllo è meno semplice? Beh, l’importante è che si usi l’asterisco scrivendo car* collegh*.