”Cosa davvero è successo il 7 ottobre quando Hamas ha attaccato?
LE VERITÀ NASCOSTE DEL 7 OTTOBRE
Il web è pieno delle più astruse risposte a una domanda che fin da subito si è presentata alla mente: che cosa davvero è successo il 7 ottobre quando Hamas ha attaccato? È un interrogativo che da una parte punta il dito sull’assurda politica di Netanyahu, ma che dall’altra tende a preservare il mito dell’efficienza di Israele, del suo esercito e dei suoi servizi insinuando che a Tel Aviv sapevano tutto, ma che hanno lasciato fare per avere il pretesto di sgomberare la striscia di Gaza e di fare pulizia etnica. Un piano pazzesco destinato a fallire con gravi danni di immagine per Israele e un nuovo pantano medio orientale per gli Usa, come chiunque avrebbe compreso e allora forse bisognerebbe allontanarsi un po’ dalla canea degli analisti a titolo domestico e riconsiderare la questione dal principio riunendo il tutto in due punti.
1) È abbastanza arduo negare che Hamas abbia lanciato un attacco che ha colto completamente di sorpresa gli israeliani. Il piano messo a punto da questa organizzazione era semplice e chiaro: attaccare le strutture militari israeliane sopra o vicino al confine di Gaza c catturare quanti più ostaggi possibile per poi usarli come merce di scambio. L’operazione di Hamas ha avuto pieno successo e ha gravemente danneggiato la reputazione di Israele, attentamente coltivata, di essere il migliore in termini di intelligence e prontezza militare in tutta l’area medio orientale. Ecco perché l’ipotesi della falsa bandiera è poco credibile, tanto più che l’attacco ha indotto il governo sionista a vendicarsi con una strage continua di civili e il tentativo di pulizia etnica della Striscia che di certo peseranno e non poco al di fuori dell’occidente, senza peraltro ripristinate il mito dell’efficienza israeliana. Non si è trattato di un’operazione di falsa bandiera, ma di un errore del governo dei capi dell’esercito e dell’intelligence israeliani che hanno ignorato i chiari avvertimenti riguardo a un attacco: dopotutto Netanyahu era uno dei finanziatori di Hamas e riteneva di poterla controllare.
2)Subito dopo l’attacco, la governance israeliana si è resa conto che le principali installazioni militari lungo il confine e alcuni kibbutz erano stati invasi e ha adottato misure drastiche per riprendere il controllo. Questi passi, indicano che Israele ha colpito obiettivi senza riguardo per la sorte degli ostaggi israeliani e ha causato la morte sia dei combattenti di Hamas che degli ostaggi, come del resto prescritto dalla “direttiva Annibale” secondo cui è preferibile uccidere i civili piuttosto che lasciare che vengano fatti prigionieri dall’avversario.
Robert Inlakesh e Sharmine Narwani lo scrivono chiaramente in un articolo molto documentato su The Cradle: “Due settimane dopo l’assalto di Hamas contro Israele il 7 ottobre, un quadro più chiaro di ciò che è accaduto – di chi è morto e di chi ha ucciso – sta ora cominciando ad emergere. Invece del massacro di civili su vasta scala rivendicato da Israele, i dati incompleti pubblicati dal quotidiano ebraico Haaretz mostrano che quasi la metà degli israeliani uccisi quel giorno erano in realtà combattenti: soldati o polizia. Al 23 ottobre, il giornale ha rilasciato informazioni su 683 israeliani uccisi durante l’offensiva guidata da Hamas, compresi i loro nomi e i luoghi della loro morte il 7 ottobre. Di questi, è stato confermato che 331 vittime – ovvero il 48,4% – erano soldati e agenti di polizia, molti dei quali donne. Altri 13 sono descritti come membri del servizio di soccorso, e i restanti 339 sono apparentemente considerati civili. Sebbene questo elenco non sia completo e rappresenti solo circa la metà del bilancio delle vittime dichiarato da Israele, quasi la metà delle persone uccise nello scontro sono chiaramente identificate come combattenti israeliani”.
Poi c’è l’articolo di Max Blumenthal, un reporter di talento che non esprime opinioni, ma si occupa di fatti. Su Grayzone ha scritto un articolo riportando le testimonianze che rivelano come il 7 ottobre l’esercito israeliano stesse bombardando i cittadini israeliani con carri armati e missili. Si tratta di testimonianze che vengono dagli stessi israeliani e che vale la pena d leggere per vedere a che punto di cinismo giunge il potere. C’è anche un video sull’argomento dello stesso Blumenthal. Insomma la campagna di propaganda israeliana per ritrarre Hamas come assetato di sangue, decapitatori di bambini e stupratori è stata introdotta come meme per distrarre da ciò che è realmente accaduto: Israele è andato nel panico e ha finito per uccidere inavvertitamente molta della propria gente.
Approfondimenti del Blog