L’Arsenale delle idee ci aveva provato…

L’ETÀ DELL’INTELLIGENZA (ARTIFICIALE)

NON AFFASCINA LA DESTRA FLUIDA


LArsenale delle idee ci aveva provato, in linea con i propri obiettivi noti a tutti: aprire, a destra, un confronto sull’intelligenza artificiale affinché anche una classe dirigente non eccelsa potesse affrontare, per tempo, un problema che cambierà la vita di tutti nell’arco di pochissimi anni. E, in effetti, uno degli esperti coinvolti nel dibattito è stato subito contattato per delle consulenze al mondo politico. Peccato che a contattatarlo siano stati i politici del fronte opposto.

Nasce l’Arsenale delle idee

A dimostrazione dell’importanza dell’iniziativa dell’Arsenale ed a conferma della sordità di chi si offende se altri, nella stessa area, hanno idee che mancano alla classe dirigente. Una sordità estremamente grave poiché il tema è diventato ormai di dominio pubblico. In ogni parte d’Italia. Per 6 giorni se ne discuterà questa settimana nell’ambito del Torino digital Days. Ma, ovviamente, manca un’analisi ed una proposta da parte di chi governa a Roma ed anche in Piemonte. Meglio occuparsi di promuovere pizza e mandolino come simboli di un’Italia che cerca il turista cafonal da far entrare nei palazzi rinascimentali in canottiera, bermuda, sandali e calzini.

Uomo e robot in attesa di un colloquio di lavoro: I.A. vs competizione umana

Meglio dedicarsi a cercare nuove brillanti traduzioni dei nomi delle città italiane. Da Little Bull a Three Faces, sino a New City. Tanto provvederà l’intelligenza artificiale a spiegare che si tratta di Torino, Treviso, Napoli o Cittanova. Oppure si organizzerà una nuova passerella di esperti che, in tre minuti, spiegheranno quello che Musk non ha ancora capito. Sarà per questo che non si appassionano alle iniziative dell’Arsenale: c’è il rischio di scoprire di essere in ritardo, in grave ritardo.

ALA.DE.GRANHA

 

 

 

 

 

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