Giovedì gnocchi

LIBERTÀ DI GNOCCA? MACCHÈ, GAUCHE INTELLO E DESTRA FLUIDA

SI SCATENANO INSIEME


Giovedì gnocchi. O forse no. Perché la sinistra dei vizi privati e la destra degli eredi berluscones si scatenano, all’unisono, per stroncare Marco Rizzo, reo di aver pubblicamente dichiarato che gli “gli piace la gnocca”. E chi se ne frega, chi glielo impedisce, ironizza Maurizio Crozza nel suo programma sul Nove. Già, chi glielo impedisce? Forse proprio il programma satirico della gauche intello che ignora tutte le analisi di Rizzo su economia e politica estera per concentrarsi su una battuta di pochi secondi. O forse la berlusconiana Striscia la notizia che, nella stessa serata, attacca Rizzo per il medesimo motivo. D’altronde è nota la sensibilità di Marina Berlusconi sull’argomento.

Senza dimenticare Gramellini, sacerdote del politicamente corretto, che sbeffeggia Rizzo sul Corriere della Sera.

Si potrebbe anche risolvere tutto sostenendo che – come nel caso della supercazzola di Giuli – la scelta della battuta fosse mirata ad assicurarsi un minimo di quell’attenzione che manca sempre, da parte di Mimun e del Nove, nei confronti delle analisi politiche di Rizzo. Mentre il ministro della cultura avrebbe utilizzato la supercazzola per nascondere la mancanza di un progetto.

Ma non è così. Perché la difesa dei vizi privati è parte fondamentale del programma di una sinistra che ha mandato in soffitta la tutela dei diritti sociali. È la sinistra liberale auspicata e imposta dal Corriere della sera, espressione non più della borghesia italiana ma degli oligarchi cosmopoliti. È la sinistra che invoca nuovi schiavi, ben sapendo che l’intelligenza artificiale renderà superflui milioni di posti di lavoro, ma con la consapevolezza che la presenza del nuovo esercito di disperati di riserva (no, non c’è più l’esercito industriale di riserva perché non ci sono più le industrie), sarà più facile ridurre i diritti sociali di tutti. Una rincorsa verso il basso.

Ed è la sinistra che, insieme a Giorgia, invoca nuove guerre. Al servizio dello stesso padrone.

Marco Rizzo

 

 

 

 

 

 

 

 

Poco pare importare, alla compagna Elly, se i suoi show sul palco del gay pride o di J-Ax non portano neppure un voto. Poco importa se si rafforzano i consensi neomeloniani tra i votanti in calo. Perché la politica può guidarla anche una destra fluida, fotocopia della sinistra. Lei e Marina, dunque anche il maggiordomo Tajani, devono occuparsi di impedire battute politicamente scorrette che possono infastidire la Pascale.

Redazione Electo
Augusto Grandi

 

maggiordomi europei al servizio di Washington

 

 

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