Non è uno schiaffo, è un complotto russo.
LO SCHIAFFO DI NONNA BRIGITTE SVELA LA FALSITÀ
DELL’EX ALLIEVO MACRON
Ala.de.granha
Quando la moglie ti dà uno schiaffo in pubblico, puoi scegliere il silenzio, l’umorismo o il fair play. Macron, invece, ha scelto la geopolitica: è colpa di Putin. (Nota Redazionale)
Tra moglie e marito non mettere il dito. D’altronde la première dame di Francia, Brigitte, non ha utilizzato un dito ma uno sganassone pubblico per rimettere al suo posto il suo ex studente minorenne. E sino a qui sono fatti loro. Ma è ciò che è successo dopo a preoccupare. Perché il giovanotto preso a schiaffi, ignorando il proprio ruolo di presidente della Francia, ha reagito sostenendo che la notizia dello schiaffo era un falso, creato ad arte dal Cremlino.
Squallido, proprio come il presidente francese. Che, poi, ha compreso che il mondo intero aveva assistito allo schiaffo della consorte ed ha dovuto far finta di nulla. Tralasciando che uno dei guerrafondai tossici è al guinzaglio della consorte, ciò che preoccupa è la convinzione di poter mentire spudoratamente. Loro, i tossici, creano una realtà immaginaria e pretendono che il mondo intero la faccia propria. E se non funziona, la colpa è di Putin.
Questa volta le immagini erano talmente evidenti da obbligare Macron ad una vergognosa ritirata. Ma quante volte, i tossici, hanno mentito con la complicità dei giornalisti? Quante volte hanno trasformato le sconfitte le false vittorie esaltate da redazioni accondiscendenti?
Ormai la mistificazione riguarda ogni avvenimento. E l’utilizzo dell’intelligenza artificiale complica ulteriormente il quadro. È stato Putin, sono stati gli hacker russi, è colpa dei populisti. Qualsiasi problema ha sempre la medesima soluzione. Solo che i servi delle redazione sono sempre meno credibili e qualsiasi casalinga, qualsiasi disadattato, qualsiasi tredicenne sui social è più credibile di Macron o dei conduttori televisivi politicamente corretti.
