Un odore nauseabondo spaventa gli euroburocrati

L’ODORE DI LETAME SPAVENTA URSULA. MA IL TERRORE È PER UNA SALDATURA

DI PROTESTE POPOLARI


L’odore di letame ha spaventato gli euroburocrati. Ed anche i gretini di tutta Europa che preferivano l’odore del Napalm al mattino piuttosto di sporcarsi le scarpe griffate calpestando un po’ di terra umida. Così anche la schizzinosa Ursula ha deciso che, pur di fermare la protesta dei contadini, si poteva persino far qualche concessione, arretrare di qualche passo.

Poca cosa, in realtà. Ed anche furbescamente in malafede. Perché concedere l’aumento dell’impiego di pesticidi significa rendere molto meno popolare la rivolta degli agricoltori. Che, ovviamente, sono molto meno abituati alle sottigliezze della politica rispetto a chi fa politica per professione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E poi i passi indietro europei sono a tempo. Quando i trattori torneranno sui campi, gli euroburocrati prepareranno altre fregature. Ma stando attenti a mascherarle meglio. D’altronde siamo in periodo di carnevale e le maschere vanno bene.

Però, questa volta, la paura è stata tanta. Perché la protesta ha valicato i confini nazionali, ha invaso le strade di Paesi governati dal centrodestra e di quelli con governi di centrosinistra. Gli agricoltori hanno dimostrato di aver capito che gli uni sono uguali agli altri. E che tutti fanno gli interessi di realtà che nulla hanno a che fare con i contadini, con gli allevatori, con i popoli nella loro interezza.

Bruxelles taglia gli aiuti alle piccole imprese agricole per dirottarli verso le grandi aziende e, contemporaneamente, decide di regalare 50 miliardi di euro a Zelensky per la sua guerra. Mentre i gretini strillano che le buse delle vacche inquinano il pianeta ma i missili ucraini e israeliani puliscono l’aria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Adesso l’importante è far rientrare la protesta. Il più velocemente possibile. Perché bisogna evitare ad ogni costo che il virus si espanda. Che contagi altri settori, che scateni la rabbia di altre categorie di sudditi europei impoveriti dalle politiche europee e dei governi nazionali.

Se l’esempio dei contadini venisse seguito dal personale sanitario, dagli impiegati che perderanno il lavoro per l’introduzione dell’intelligenza artificiale, dai camerieri sottopagati, dai commessi delle catene della grande distribuzione costretti a lavorare 52 domeniche all’anno, dagli edili che lavorano in nero e crepano in nero, dai giovani pagati 700 euro al mese, dai pensionati che alla fine del mese non ci arrivano… Ecco, se il contagio si diffondesse, gli euroburocrati dovrebbero lasciare spazio a chi difende i popoli europei invece di far loro la guerra.

Ma Ursula è tranquilla: in Italia è iniziato il Festival di Sanremo, la rivoluzione può attendere.

Andrea Marcigliano
Augusto Grandi

 

 

 

 

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