Non è un Paese per vecchi, l’Italia

Massimo Cacciari

L’ONESTÀ DI CACCIARI E DE LUCA SUL PATRIARCATO

LA STUPIDA VIGLIACCHERIA DEL CENTRODESTRA FLUIDO


Non è un Paese per vecchi, l’Italia. Così di fronte alla nuova parola d’ordine, “guerra al patriarcato”, la replica di buon senso è arrivata non da una destra fluida di governo priva di identità e di qualsiasi coraggio, bensì da due vecchietti irriducibili di una sinistra ormai sepolta: Massimo Cacciari ed Erri De Luca. Entrambi impegnati a spiegare che il patriarcato non esiste in Italia, e non da oggi ma da secoli.

Erri De Luca

Una spiegazione rivolta ai sordi. Perché il politicamente corretto impone di sovrastare la voce del buon senso e della realtà con il rumore delle chiavi, con le grida isteriche, con il frastuono come base per creare un futuro in politica a chi non ha nulla da dire ma vuole dirlo ed imporlo ugualmente.

 

 

 

 

 

 

Non il patriarcato ma la debolezza del maschio è alla base della violenza sulle donne. Sfigati che si trasformano in assassini non perché si sentono superiori ma perché si sentono delle merdacce inutili e prive di speranza senza la donna che ha perso tempo con loro.

Non dovrebbe essere troppo difficile da capire. Neppure per il modestissimo livello dei componenti della maggioranza di centrodestra. Invece niente. L’analisi intelligente la lasciano ai due vecchietti della sinistra che fu, per inseguire le puttanate di una ragazzetta in cerca di un ruolo pubblico. E se è comprensibile la scelta tattica dell’armocromata Elly – qualsiasi occasione è buona per attaccare il governo, tranne quelle in cui occorrerebbe riflettere – meno comprensibile è l’allineamento della maggioranza. O forse è comprensibile: non avendo più idee, si segue l’onda.

Non soltanto nel caso della violenza sulle donne.

Ed allora è inevitabile che altri due vecchietti, Gianni Alemanno e Marco Rizzo, si confrontino evidenziando che le antiche categorie di destra e sinistra sono ormai del tutto superate. Sono altri i criteri su cui ci si differenzia. Chi sta dalla parte degli oligarchi e chi dalla parte dei sudditi. Chi aspetta gli ordini da Washington e chi guarda ad un mondo multipolare. Chi si allinea al pensiero unico obbligatorio e chi pensa in proprio.

Marcello Veneziani non crede alle possibilità di successo delle iniziative avviate da Rizzo e Alemanno, ciascuno per proprio conto, ovviamente, e non in un inesistente partito rossobruno inventato dai media di comodo. E si limita a sperare, o a illudersi, che l’avventura di Alemanno spinga la banda della Garbatella a recuperare un minimo delle promesse con cui è riuscita a vincere.

Andrea Marcigliano
ALA.DE.GRANHA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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