“Paura e ottusità sono i due carburanti essenziali per alimentare un regime degno di questo nome.” (Walter Fontana)

L’OTTUSO DELLA PORTA ACCANTO


Coltivare l’ignoranza e la grossolanità sono un’arte contemporanea di grande rilievo: essa permette infatti di sacrificare un gallo ad Esculapio, riprendendo le ultime ironiche parole di Socrate, ovvero di continuare a vivere nella banalità e nel conformismo pensandosi invece come ribelli e critici. Generazioni intere sono state allevate in questo equivoco che non è altro se non un gioco di specchi del narcisismo. Riguardo all’avanspettacolo offertoci da Macron è interessante capire chi lo difende e ho selezionato un messaggio nella bottiglia del web che mi pare riassumere molte reazioni favorevoli all’Ultima cena secondo Epstein che non mi sembra fosse un evangelista. Non dirò il nome di chi ha vergato queste incisive parole perché mi interessa il peccato e non il peccatore. Egli dice “Tutti i fascismi hanno la coazione al controllo dell’arte: la censurano, la proibiscono, la bruciano quando la giudicano “degenerata”. Non mi stupiscono dunque le stupide e pericolose reazioni dei fascisti francesi e italiani al tableau parigino che allude (anche) all’Ultima cena”.

Lui non si stupisce, ma la stolida sicumera di cui è dotato, mi sembra tipico della sinistra degenerata, la patacca piddineggiante che si nutre di falsi ricordi e soprattutto di falsa cultura. Certo il sillogismo che propone è così scalcinato che gli sarebbe costata l’immediata espulsione dal Liceo di Aristotele, ma qui ciò che conta è che egli non sembra sapere che anche nel socialismo reale si condizionavano le espressioni artistiche e che anzi questo è per certi versi una delle scoperte più importanti di Marx: ogni arte, così come ogni ideologismo è una sovrastruttura e riflette i rapporti di produzione e di potere sottostanti. Sorpresa, il nostro sinistrorso non lo sa, non ne ha idea. Per quale motivo pensa che durante tutto il Medioevo e fino al Rinascimento inoltrato ogni forma di espressione artistica fosse rivolta ad elementi sacri? Potrei continuare per ore, ma non mi sembra il caso di offrire sottigliezze ai golosi di trippa. Ma è una buona domanda per uno che di certo di domande non se ne fa perché ha già le risposte in blister, distribuito a cura di BlackRock e succursali varie.

Nessuna seria storiografia può fare a meno di prendere in considerazione arte, letteratura, musica e insomma le espressioni apparentemente più lontane dal potere reale perché paradossalmente ne esprimono come meglio non si potrebbe la natura profonda. Possono cambiare gli strumenti e le reti di relazioni attraverso cui questo avviene e nel nostro mondo il mercante di arte o l’editore che bada all’azionariato , hanno efficacemente sostituito il commissario politico o il gerarca, esattamente come si può togliere la libertà in molti modi, non necessariamente imperativi. Questo è l’Abc, ma l’ottuso della porta accanto lo ignora completamente, è così grossolano che sa solo essere fazioso. Dunque, dall’espressione che voleva essere artistica di Parigi, anche se ovviamente si trattava solo di un insulso prodotto commerciale, si possono dedurre molte cose riguardo al potere e alle sue prospettive. Qualcuno è irritato per questa indebita analisi che viola il politicamente corretto e secondo il suo pensiero dozzinale non può che essere fascista. Robetta e robaccia al mercatino dell’usato.

Redazione

 

 

 

 

 

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