Servono 700mila lavoratori per la transizione digitale delle imprese

MANCANO 700MILA ESPERTI DIGITALI PER LE AZIENDE ITALIANE

CHE VOGLIONO PAGARLI POCO


Servono 700mila lavoratori con competenze digitali avanzate per la transizione digitale delle imprese. Confartigianato dixit. E dice anche che la metà di queste figure professionali è di difficile reperimento, rendendo di fatto impossibile l’adeguamento delle imprese italiane alle necessità di cambiamento ed innovazione. Confartigianato è un’associazione d’onore, dunque sarà anche vero ciò che sostiene.

Però, per l’ennesima volta, ci si ferma alla lamentela e si evita accuratamente ogni analisi per spiegare le ragioni di questa situazione. Certo, i laureati disponibili in questi ambiti sono pochi. E, di quei pochi, una parte se ne va all’estero. Ovviamente Confartigianato non si addentra nei meccanismi che portano alla fuga dei cervelli o alla scelta di altri percorsi di laurea. Magari potrebbero essere utili i dati di AlmaLaurea.

A distanza di 5 anni dalla laurea triennale, gli informatici guadagnano in media 1.700 euro al mese. 100 euro in più per chi ha una laurea magistrale. Quanto costano 15 giorni di vacanza in una media località di mare italiana, tra viaggio, hotel, ristorante, spiaggia, eventuali divertimenti? Quanto costa vivere in affitto in un alloggio a Milano o Roma? Fare la spesa, pagare le bollette, concedersi qualche svago? Quanto costa acquistare un’auto che possa circolare in città senza blocchi per vecchi modelli?

Ogni anno 100 mila giovani ‘fuggono’ all’estero. Mai così tantiIstat: aumenta la fuga degli italiani all’estero, +4,5%

Tutto questo, evidentemente, a Confartigianato non interessa. Non interessa al governo, non interessa all’oppofinzione che non vuole differenze di salario tra chi vive in una città dove l’affitto sfiora i mille euro e chi vive in un paese dove bastano 200 euro.

Però interessa ai giovani che devono iscriversi all’università.

Meno male che ci sono i migranti. Privi di titolo di studio, privi di ogni esperienza nei settori tecnologicamente avanzati. Perché coloro, tra i migranti, che sono in possesso di queste competenze non si fermano in Italia ma viaggiano, con i giovani italiani, verso Paesi dove il merito viene apprezzato e retribuito.

Senza dimenticare lo scarsissimo fascino di molte aziende italiane, dove la qualità non è premiata, dove le regole non sono condivise e tantomeno apprezzate, dove la gestione degli orari non è ottimale. E tutto per 1.700 euro? Anche no, grazie.

Redazione Electo
Enrico Toselli

 

 

 

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