Marina Berlusconi ha un pregio: non si nasconde (quasi mai) dietro un dito

Marina Berlusconi

MARINA BERLUSCONI UFFICIALIZZA LA SVOLTA A SINISTRA DEL GRUPPO


Marina Berlusconi ha un pregio: non si nasconde (quasi mai) dietro un dito. E per lanciare la casa editrice intitolata a suo padre, all’interno del gruppo Mondadori, ha scelto di lanciare messaggi piuttosto espliciti che persino l’esercito degli esperti culturali della destra fluida di governo dovrebbe essere in grado di comprendere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Primo libro della casa editrice Silvio Berlusconi? Un testo di Tony Blair. Ossia un ex leader laburista, il cialtrone che – in accordo con Washington – ha scatenato la guerra contro l’Irak sulla base delle false accuse a proposito di inesistenti armi chimiche. Centinaia di migliaia di morti. Ma per Marina Berlusconi quest’uomo rappresenta un simbolo della libertà. La libertà di massacrare a proprio piacimento donne e bambini, ma la figlia del fondatore di Forza Italia avrà un suo concetto particolare di libertà.

Colin Powell nel 2003 all’ONU Dalla parte sbagliata della storia. Colin Powell e le prove false per giustificare la guerra in Iraq

E questo suo concetto sarà promosso con ricchi investimenti. Magari tra i prossimi libri non mancherà un testo di Netanyahu su come si possa sterminare un intero popolo a Gaza facendosi passare per vittima. Non mancheranno, in tal caso, gli interventi di sostegno da parte di Porro e Cruciani.

Tony Blair

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma tanto per ribadire le posizioni proprie e delle case editrici che guida, Marina Berlusconi ha anche chiarito di essere preoccupata per la crescita, in Europa, dei movimenti di estrema destra. Crescita democratica, con successi elettorali. Ma i ludi cartacei vanno bene soltanto se i popoli votano seguendo le indicazioni degli oligarchi.

Liberismo oligarchico

 

 

 

 

 

 

 

 

Dunque, sarà indispensabile che la casa editrice intitolata a Silvio Berlusconi pubblichi qualche saggio per contrastare questa democrazia sgradita. In attesa, ovviamente, del best seller tanto atteso: un libro/confessione di Francesca Pascale. Magari a 4 mani con Paola Turci, se non litigano prima. Perché è da qui, e non da Tony Blair, che passa l’autentica rivoluzione liberale che piace ai neo-Berlusconi.

Redazione Electo
Augusto Grandi

 

 

 

 

 

 

 

 

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