Non è più bello passeggiare con Mary…

Una scena da Mary Poppins

MARY POPPINS


Non è più bello passeggiare con Mary…

Intanto perché non ci sono più gli spazzacamini di una volta… quelli della fantasia disneyana che ballavano allegramente sui tetti, felici e allegri… e manco una bestemmia, che so, un’imprecazione per una vita che certo facile non doveva essere…

Poi, non c’è sicuramente più quella Londra inizi ‘900, parchi e giardini, case vittoriane e comignoli fumanti, per la quale saltellava Julie Andrews intonando, con bambini e adulti, “basta un poco di zucchero e la pillola, va giù…”

Anche, perché, ormai le “pillole” te le rifilano senza zucchero, sotto forma di pere nella spalla… perché lo zucchero fa ingrassare, favorisce le malattie metaboliche, è politicamente scorretto e insano… la proteina Spike invece… una mano santa.

Infine, Mary Poppins non va bene. Non è un film adatto ai bambini. Perché incita all’odio razziale. Insinua, nelle candide menti dei fanciulli, pregiudizi di razza…

Sì, avete capito bene… Mary Poppins, l’originale, è caduto sotto le lenti scrutatrici della commissione di censura britannica (o come cavolo si chiama) che ha sentenziato che i minori di 12 anni non la possono vedere da soli. Ovvero senza un adulto che spieghi loro che Mary Poppins è razzista. In quanto, ad un certo punto, uno dei personaggi usa, pare spregiativamente, il termine “ottentotti”(1), riferendosi agli abitanti, se non erro, del sud africa… e, immagino, a quelli di… colore più scuro. O abbronzati, come disse il, compianto Cavalier Berlusconi dell’allora Presidente Obama…

Una scena dal film Mary Poppins

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora, ottentotti è parola usata dagli afrikaans, i coloni sudafricani di origine olandese, per definire le popolazioni khoikhoi. Che a loro sembravano… balbettare. Perché i suoni della loro lingua risultano per molti versi alieni a noi europei… basti pensare all’uso delle implosive, tipo schiocco di lingua, interne alle parole.

Balbuzienti… esattamente come i greci chiamavano coloro che parlavano altre lingue. Barbari, dall’onomatopea bar bar… balbettare, appunto.

Ora, barbaro come ottentotto non significa, di per sé, un insulto razzista. Semplicemente si indica l’incomprensione della sua lingua.

Certo, poi, è stato usato anche per dire “incivile”. Esattamente come barbaro.

Di qui, però, a bollare come razzista, e pericolosa per i fanciulli, la povera Mary Poppins, ce ne corre…

E, di primo acchito, verrebbe da sorridere, o addirittura ridere. Tanto questi inglesi si dimostrano stupidi persino più di noi italiani. Per altro, sono convinto che ci affretteremo ad imitarli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi aspetto, a breve, la censura dei vecchi film di Totò e Peppino, in quanto caratterizzano in senso razzista e negativo i meridionali. Soprattutto nella, straordinaria, sequenza in cui sbarcano a Milano.

E che dire di Alberto Sordi? Il film “I due nemici” con David Niven che gli fa il controcanto, è un chiaro esempio di razzismo colonialista nei confronti delle popolazioni etiopi.

Angelo Lombardi, “l’amico degli animali” con il suo fedele Andalú

E, l’un tempo famoso, “Lombardi l’amico degli animali”? Programma seguitissimo agli albori della TV.

Si avvaleva di un assistente, Andalú, che rappresentava tutti i cliché sui negri delle barzellette…

Insomma, la povera Mary Poppins è in, ottima e folta, compagnia. Ed i nostrani Woke(2), ovvero “svegli” secondo i loro, discutibili, criteri, vigilano. Occhiuti e attenti non meno dei loro colleghi britannici.

Vogliono disegnare un mondo migliore. Giusto. Senza discriminazioni… se non quelle che decidono loro, a loro insindacabile giudizio. Un mondo dove non esistano più le differenze, i generi, i colori… un mondo senza sapori. Il grande grigio universale. L’insipido e il piatto.

Questo il nostro futuro…

Ma quelli che, come me, hanno una certa età, continueranno a canticchiare sottovoce

Com’è bello passeggiare con Mary…

Andrea Marcigliano
Andrea Marcigliano

 

 

Approfondimenti del Blog

(1)

 

 

 

 

 

 

 

IL POPOLO DEI KHOIKOI, RIBATTEZZATI OTTENTOTTI

Si tratta del nome che i conquistatori Olandesi intorno al 17° secolo hanno dato a una popolazione indigena dell’Africa sud occidentale all’epoca dei primi stanziamenti, quella che gli europei arrivati a colonizzare quel vasto e ricco continente si trovarono davanti nella regione del Capo di Buona Speranza. Questo nome, affibbiato loro dagli olandesi, si riferisce in realtà al popolo dei khoikhoi (letteralmente ‘veri uomini’), o semplicemente khoi, un gruppo etnico a cui venne affibbiata quella definizione arrivata fino ad oggi che deriva da ‘hottentots’, nel dialetto olandese del Capo sta per balbuziente”. 

Popolo dedito alla pastorizia, furono perseguitati e forzati a migrare dai colonizzatori europei, decimati anche dalle lotte intestine e dalle carestie che ne hanno grandemente diminuito il numero e quasi distrutto la cultura, anche per effetto di incroci etnici. L’Oxford English Dictionary afferma che il termine è “generalmente considerato sia arcaico che offensivo“. (fonte del Blog)

«WOKE LA DOTTRINA DEL RISVEGLIO»

(2)

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