Accordi per 36 miliardi di dollari…
MEGA ACCORDO PER LE INFRASTRUTTURE IN NORDAFRICA
PIANO MATTEI? NO, CINA…
Accordi per 36 miliardi di dollari destinati a finanziare una ventina di progetti strategici in Algeria. E poi qualcuno osa sostenere che il Piano Mattei è una pagliacciata! Ah no, contrordine trinariciuti esecutori degli ordini del Circolo della Garbatella: l’accordo con Algeri lo ha siglato la Cina, non l’Italia. Perché è la Cina, e non l’Italia, ad essere presente nel Mediterraneo. Ad avere un ruolo geopolitico nell’area.
Ed uno dei primi interventi riguarda la realizzazione di una ferrovia di circa 600 km per collegare una miniera di ferro con la rete ferroviaria algerina. Beh, certo, un’opera strategica imponente. Per forza dovevano realizzarla i cinesi. L’Italia mica può competere su queste dimensioni. Manco si riesce a costruire un ponte, in Italia.
Contrordine, trinariciuti. In Africa del Nord l’Italia aveva realizzato la Via Balbia, in Libia. Una comoda strada costiera lunga circa 1.800 km. L’Italia, non la Cina. Quando, però, il Mediterraneo era una scelta strategica, quando l’Italia aveva una politica estera autonoma, quando i nonni di Ursula si occupavano dei fatti loro e non dei nostri.
Però si potrà ancora parlare, in Italia, della Via Balbia? O arriveranno Floris e Barbero a stigmatizzare? E se si scoprissero interessi occulti della Corte dei Brut nella costruzione dell’infrastruttura libica? Se Formigli indagasse su eventuali sedute spiritiche per individuare il percorso più adatto della Balbia?
Sicuramente il ministro Crosetto ed anche Tajani annunceranno che loro neppure a piedi percorrerebbero la Balbia. Con applauso di Gruber e Del Debbio, di Cruciani e Ranucci.
Dunque, meglio evitare di far qualcosa di serio in Algeria o altrove. Chi non fa non falla. E non viene criticato dal giornalismo di servizio.
