”Come si fa ad avere ragione e ritrovarsi dalla parte del torto…
MELONI E IL FESTIVAL DELL’UNITÀ DI SANREMO
AVER RAGIONE E FARE UNA PESSIMA FIGURA
Come si fa ad avere ragione e ritrovarsi dalla parte del torto, accusati di voler censurare l’intoccabile Festival dell’Unità di Sanremo e di essere la riedizione del Minculpop? Ennesimo miracolo della squadra di comunicatori di cui si è circondata lady Garbatella. In 100 giorni non hanno neppure iniziato a metter mano al cambiamento della Rai. Né per ciò che riguarda l’informazione giornalistica né per la programmazione.
Ed ora cascano dal pero guardando un Festival sempre più politicizzato, ed a senso unico, non solo nei testi delle canzoni ma anche nell’onanismo intellettuale delle ospiti. Sempre e solo pensiero unico obbligatorio interrotto, per pochi istanti, dalla lettura di un testo sulle foibe. Nessuna profuga istriana invitata sul palco, nessun ricco cachet. Ma la destra fluida di governo si entusiasma e si applaude da sola per quei pochi secondi conquistati tra le polemiche di un inutile Fedez ed il sostegno alla droga da parte dell’inutile Fedez in una diversa serata. Perché se metti due volte sul palco la Ferragni, non vuoi concedere due palchi anche alla zavorra che l’influencer si porta appresso?
E non c’è neppure bisogno di entrare nel merito della inopportuna presenza letteraria dell’immancabile Zelensky. Che evita accuratamente di cenare con lady Garbatella, però i soldi italiani per le armi li vuole, eccome. Dunque, perché non dovrebbe pretendere di occupare la serata finale del Festival dell’Unità con il suo fosco pensiero? E poi rende felice Crosetto, e tanto basta.
Però è curiosa la strategia comunicativa della squadra di Palazzo Chigi. Non si è capaci di imporre un cambiamento dei protagonisti di Rai e dintorni (compresa Mediaset) però si protesta perché i protagonisti non sono ancora saltati sul carro dei vincitori. Qualcuno, in giro per l’Italia, lo ha fatto ed è stato immediatamente premiato dai geniali assessori alla cultura del destracentro. Altri non lo fanno perché ritengono di poter continuare a rappresentare la sinistra sconfitta senza correre alcun rischio. Anzi, imponendo programmi ed informazioni sempre più di parte, con la certezza di passare per martiri pur continuando ad incassare cifre colossali per programmi indecenti.
Perché i timorosi comunicatori meloniani non si sono neppure accorti che è vero che il Festival sanremese ha ottenuto percentuali altissime di ascolto, ma il numero dei telespettatori era estremamente limitato rispetto alla popolazione. Se 11 milioni guardano il compagno Amadeus e la sua squadra woke, significa che poco meno di 50 milioni non lo guardano. Ma è improbabile che i meloniani riescano a capire le potenzialità di questi dati.
marco
12 Febbraio 2023 a 17:10
Buona sera, ho trovato da poco questo ottimo blog.
Visto che alcuni articoli provengono da Electo Magazine, Arianna Ed. e altri che conoscevo mi sia consentito suggerirne anche qualcun altro che potrebbe fare al caso vostro, credo.
Ben supponendo che parecchi li conosciate già :
Saluti
Riccardo Alberto Quattrini
12 Febbraio 2023 a 18:26
Grazie Marco, li esamineremo.