No, non è Giovanna d’Arco
MELONI NON È GIOVANNA D’ARCO
LEI SENTE SOLO LA VOCE DI BIDEN
No, non è Giovanna d’Arco. Le speranze di Gennaro Malgieri sul possibile ruolo di Giorgia Meloni in Europa si sono presto infrante su quella cosa fastidiosa che è il dato di realtà. Una realtà che se ne frega dei risultati elettorali alle europee – con lady Garbatella unica ad uscire vittoriosa tra i leader dei partiti di governo dei principali Paesi – e valuta, invece, il peso effettivo dei rispettivi stati. Ed un governo che ha rinunciato alla propria politica estera per limitarsi ad eseguire gli ordini di Washington non può avere grande peso, a Bruxelles.
Se poi si aggiungono i pessimi conti pubblici, non proprio in linea con le menzogne governative, invece di andare a comandare l’Italia si limita ad incassare una procedura di infrazione che impoverirà ulteriormente i sudditi di Giorgia.
Per contrastare tutto ciò sarebbero serviti coraggio e intelligenza. Il coraggio di sparigliare, di lanciarsi in campo aperto puntando su nuove alleanze a destra. Il coraggio di arrivare a Bruxelles con lancia ed armatura, per sfidare un potere ammuffito ed al servizio, ancora una volta, dell’anglosfera (ma serviva un briciolo di conoscenza storica di Giovanna d’Arco: una pretesa eccessiva per il governo di Roma).
Dunque, meglio vivacchiare, meglio contrattare qualche inutile poltrona e qualche sconticino nelle stangate europee. Meglio tagliare gli investimenti in Italia continuando a sprecar denaro degli italiani per la guerra di Zelensky. Meglio fare i difficili con Orban e puntare su chi non crea problemi agli euroburocrati, ai maggiordomi di Biden, ai banchieri di Francoforte.
Quanto all’intelligenza da mettere in campo a Bruxelles, beh, è sufficiente osservare la squadra di famigliari e famigli. Rivalutando anche Lombroso.