Tom Cruise torna ancora una volta a vestire i panni dell’intramontabile Ethan Hunt

MISSION IMPOSSIBLE: DEAD RECKONING PARTE I


Tom Cruise sembra essere diventato nell’ultimo periodo l’improbabile crociato di un cinema che si ostina, nonostante le pressioni ideologiche e politiche, a voler raccontare delle storie che intrattengano ed eccitino il pubblico senza rifilargli a tradimento il famigerato “pippone” finto-moralista di stampo borisiano. A ogni sua uscita, l’attore americano sembra portare acqua nel deserto al pubblico contemporaneo assetato di storie come al povero Giuda Ben Hur interpretato da Charlton Heston, una sovrapposizione apparentemente esagerata che però, a ben vedere il panorama cinematografico degli ultimi anni, diventa tragicomica nella sua inquietante corrispondenza ai fatti.

Dopo Top Gun Maverick, sequel del classico cult degli anni ’80 che era riuscito a trovare quel Sacro Graal che è l’equilibrio tra innovazione e rispetto del materiale originale, l’attore (rimasto ormai uno degli ultimi mattatori del cinema hollywoodiano) ci regala un’altra boccata di aria fresca con la prima parte dell’attesissimo settimo capitolo della saga di blockbuster Mission Impossible, dal sottotitolo Dead Reckoning.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diretto e sceneggiato (insieme a Erik Jendresen) dal regista veterano della saga Christopher McQuarrie, la pellicola vede nuovamente Cruise vestire gli ormai iconici panni dell’agente dell’IMF Ethan Hunt, impegnato ancora una volta insieme alla sua squadra in una missione per salvare il mondo, questa volta dagli effetti potenzialmente devastanti di una IA sperimentale conosciuta solo con il nome di “Entità”.

Rebecca Ferguson

L’ormai storico team dell’IMF (che riconferma nel suo roster veterani della serie come Ving Rhames e Simon Pegg, insieme a ritorni recentissimi come quello della splendida Rebecca Ferguson e di Vanessa Kirby) sarà impegnato in una classica caccia attorno al globo (da Abu Dhabi a Innsbruck, fino a passare per l’Italia) tra, indagini, infiltrazioni, sparatorie e inseguimenti al cardiopalma che non potranno non fare felici tutti i fan di lunga data della saga e gli estimatori dell’action movie classico di stampo americano.

La qualità della produzione (nonostante i ritardi e gli ostacoli portati dall’essere stato girato nel periodo più caldo della pandemia) è altissima e il budget astronomico del film (più di 200 milioni di dollari) lo rende non solo tra i capitoli più costosi della saga ma anche una delle pellicole più ad alto budget della storia del cinema.

Si può affermare senza alcun’ombra di dubbio che ogni singolo centesimo del suo mostruoso budget è stato ben speso e il film trasuda “blockbuster hollywoodiano vecchio stampo” da tutti i pori: rumoroso, esplosivo e maestoso nella sua impostazione votata all’eccesso e all’adrenalina a ogni costo.

 

 

 

 

 

 

 

L’impostazione consolidata della serie è fonte di comfort per lo spettatore che può lasciare il cervello all’entrata della sala per un paio d’ore e godersi lo spettacolo dei fuochi d’artificio senza dover rimanere costantemente sull’attenti per paura di vedersi colpire da un barrage di slogan politici woke, frecciatine che non farebbero ridere nemmeno le iene e discorsi di dieci minuti infarciti dei peggiori stereotipi e luoghi comuni (sì, sto parlando di te, Greta Gerwig). Quello che un tempo era dato per scontato diventa oggi un incredibile punto di forza e un’ancora per il pubblico stufo di annegare in balìa delle correnti di una guerra culturale che non ha mai chiesto. Triste, ma sfortunatamente vero.

Potrebbe lasciare l’amaro in bocca il fatto che la storia non ha una vera e propria conclusione e l’uscita della seconda e ultima parte è prevista genericamente per l’anno prossimo, sempre se gli scioperi che stanno travolgendo Hollywood non facciano slittare ulteriormente l’uscita. Nel frattempo possiamo godere di questa rara e fresca sorsata e, non potendo fare altro, pazientemente aspettare la successiva in mezzo all’arsura del nostro panorama contemporaneo

Andrea Marcigliano
Stefano Morello

 

 

 

 

 

 

 

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