Da Napoleone a Napotopo è un attimo
NAPOTOPO SI SENTE NAPOLEONE E VUOLE LA GUERRA ALLA RUSSIA
PER CANCELLARE L’EUROPA
Da Napoleone a Napotopo è un attimo. E il toy boy dell’Eliseo, rendendosi conto di non poter essere la reincarnazione del piccolo grande corso, ha deciso nella sua infinita meschinità di scatenare una guerra nucleare pur di passare alla storia. Quale storia non si sa, perché il suo sogno è quello di distruggere l’Europa mentre i suoi amichetti statunitensi misurano la storia sugli ultimi 15 giorni mentre ciò che viene prima è solo inutile paccottaglia.
Tra l’altro Napotopo vuole la guerra in concomitanza con le Olimpiadi che si svolgono proprio a Parigi. In totale contrasto con lo spirito olimpico delle origini, quando i giochi imponevano di deporre le armi. Ma Napotopo che ne sa di sport, di grandezza, di cultura greca?
Lui, anzi, pensa di utilizzare le Olimpiadi anche per ribadire il suo ruolo di condottiero africano. Di grande protagonista della Françafrique. Ma dal momento che gli africani lo stanno cacciando dal Continente Nero, lui risponde affidando ad una cantante di origine maliana la scena olimpica, con una interpretazione di Edith Piaf alquanto imbarazzante ed anche irrispettosa della Piaf. Non per il colore della pelle e neppure per la voce, ma per la penosa trasformazione del brano originale.
Tutte quisquilie, per Napotopo. Lui vuole la scena vera. Ben al di là dei giochi olimpici. Lui vuole essere riconosciuto come l’avversario di Putin. Come il toy boy che riuscirà laddove Napoleone ha fallito. Lui, Napotopo, entrerà trionfalmente a Mosca nuovamente in fiamme. E ci resterà, a differenza del corso. Passeggiando su cumuli di cadaveri radioattivi, mano nella mano con la sua première dame. Pazienza se ad ammirare la coppia non ci sarà più nessuno. Perché nel sogno perverso di Napotopo non c’è spazio per europei eventualmente sopravvissuti.
O forse nel suo delirio di onnipotenza, Napotopo è davvero convinto che le sue minacce terrorizzeranno Putin, obbligandolo ad arrendersi immediatamente. D’altronde Napotopo ha già avvertito che negli USA non vincerà Trump e, dunque, la Russia non potrà contare sulla benevolenza statunitense. Allons enfants de la follie, le jour de Napotopo est arrivé…