La Russia al voto infastidisce
NAZI TRUDEAU
In questi giorni di voto in Russia la parola d’ordine dell’informazione (si fa per dire) occidentale, è che si tratti di una farsa, senza naturalmente alcuna analisi o riscontro, ma solo per partito preso. Un partito che freudianamente riflette invece proprio la situazione dell’Occidente dove la democrazia è diventata un semplice scenario senza consistenza. Infatti mentre si demonizza la Russia quella specie di nazi degenerato che risponde al nome di Trudeau, ha ulteriormente appesantito un progetto di legge che prevedeva il carcere per chi fa disinformazione, ovvero contraddice le verità ufficiali di stato che spesso sono solo delle menzogne. Ora conferisce ai giudici il potere di comminare l’ergastolo a coloro che sostengono il genocidio online, rispetto alla precedente pena massima di cinque anni di carcere. E aumenta inoltre la pena da due a cinque anni di reclusione per gli adulti che promuovono l’odio online, reato così vago che di fatto costituisce una sorta di inquisizione continua. E non basta perché questo progetto di legge consente ai giudici di imporre gli arresti domiciliari e una multa se ci sono ragionevoli motivi per ritenere che un imputato “commetterà” un reato di opinione.
Se questa legge dovesse passare saremmo dentro un regime apertamente dittatoriale i cui giornali continuerebbero a parlare a vanvera dell’“autocrate” Putin. Francamente ci si dovrebbe chiedere se in Canada esistano davvero degli adulti, visto che è stato votato un tipo come Trudeau, ma la cosa assolutamente curiosa di tutto questo è che il Canada, assieme agli Usa sta attivamente collaborando al genocidio dei palestinesi. Vai in galera se sostieni a parole il genocidio, ma vai al governo se lo attui con i fatti. È davvero un mondo da spazzare via.
