L’Europa sembra aver scelto un’arma primitiva: la clava

NELLA SFIDA TRA INTELLIGENZA E CLAVA GLI EUROFOLLI

HANNO SCELTO LA CLAVA

Augusto Grandi

“La Clava e il Mercato”

Nel cuore di un’Europa dilaniata da decisioni avventate, un’élite politica e militare gioca alla guerra, trascinando con sé intere nazioni in un vortice di crisi e conflitti. Mentre i governi del Vecchio Continente alimentano tensioni con il denaro e il sangue dei propri popoli, il resto del mondo si muove su un altro campo di battaglia: l’economia. In questa scacchiera globale, dove le vere superpotenze si affrontano con strategie finanziarie, investimenti e alleanze commerciali, l’Europa sembra aver scelto un’arma primitiva: la clava. Ignara o forse complice del proprio destino, si lascia trascinare in una spirale autodistruttiva, mentre le grandi potenze emergenti—Cina, India, Russia e le nuove economie dominanti—disegnano il futuro con il linguaggio del denaro e del potere. Tra le macerie delle vecchie certezze, un gruppo di outsider—economisti ribelli, giornalisti indipendenti e imprenditori visionari—cerca di svelare il vero gioco in atto. Riusciranno a far aprire gli occhi a un’Europa in declino o sarà troppo tardi, con il continente condannato a restare un semplice spettatore della nuova era mondiale? f.d.b.


Mentre gli eurofolli giocano alla guerra con i soldi dei popoli del Vecchio Continente, il resto del mondo, quello che conta, si fronteggia sul piano dell’economia. La supremazia – in un mondo dove la guerra tra potenze, quelle vere, porterebbe alla fine del genere umano – si decide non con le clave da 800 miliardi ma con altri strumenti: la ricerca, lo sviluppo, la capacità di padroneggiare l’Intelligenza artificiale, la produzione del cibo, la salute, la fabbricazione di prodotti di qualità a minor prezzo, il predominio culturale, il soft power.

Ovvio che gli eurofolli, capeggiati da Ursula e la sua banda, non tentino neppure di confrontarsi su questi temi. È uno scontro tra Intelligenza e clava, e loro non stanno certo dalla parte dell’Intelligenza. Per evidenti ragioni, per evidenti carenze personali.

Puntare sulla cultura, umanistica o tecnica, comporta uno sforzo eccessivo per gli eurofolli. Molto più comodo depredare i popoli, con l’aiuto dei signori delle amache e dei media di servizio, raccontando che l’Armata Rossa è pronta ad invaderci e ad occuparci con una popolazione del tutto insufficiente per fare l’una e l’altra cosa.

Oppure, in Europa, gli anti-trumpiani gongolano perché, in Cina, sono crollate le vendite delle Tesla di Musk. A vantaggio di Stellantis o di Mercedes? Macché, a vantaggio delle auto cinesi. Perché il resto del mondo è pronto a fare a meno di noi. Certo, il Barolo e lo Champagne non saranno sostituiti con prodotti allo stesso livello, ma yankee, cinesi e russi sopravviveranno ugualmente. E turchi e giapponesi, indonesiani ed arabi potranno anche non indossare abiti italiani, francesi o tedeschi. Avranno computer prodotti altrove, smartphone fabbricati in Asia o in America.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma l’Europa avrà clave modernissime. Con cui massacrare i popoli europei che oseranno ribellarsi agli oligarchi.

Redazione Electo
Augusto Grandi

 

 

 

 

 

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