questa narrazione titolata Net Zero è solo una miserabile truffa

NET ZERO: LIMPOSSIBILE È SERVITO


Quando l’Europa si è fatta trascinare nella guerra ucraina per seguire gli Usa a tutti i costi, anche al costo del proprio suicidio economico e morale, si è tentato di rassicurare i cittadini dicendo che gas e petrolio sarebbero stati reperiti altrove e che poi con la rivoluzione verde per diminuire quella Co2 che è invece preziosa(1) per l’agricoltura e per la vita stessa, in futuro si sarebbe ricavato energia solo dalle cosiddette fonti rinnovabili. Naturalmente questa narrazione titolata Net Zero è solo una miserabile truffa all’interno della frode scientifica del cosiddetto cambiamento climatico, una serie di fesserie ideologiche costruite unicamente su modelli di simulazione i cui dati iniziali e i cui parametri vengono ovviamente scelti per avere come risultato l’ebollizione del pianeta. Tuttavia, a parte le manipolazioni dei dati, di cui si hanno le prove, non esiste alcuno studio che riferisca in maniera precisa e quantificata dell’effetto serra dovuto all’anidride carbonica e quanto essa determini questo effetto all’aumentare della concentrazione. Tutto il resto è noia verrebbe da dire. Ma in realtà esiste uno studio fatto da alcuni fisici che mostra come oltre una certa concentrazione l’effetto serra non aumenta più. E del resto i dati empirici portati dalla paleoclimatologia suggeriscono che non è la temperatura a dipendere dalla Co2, ma bensì è la concentrazione della Co2 a dipendere dalla temperatura.

Ma andiamo avanti e superiamo per il momento anche le pressioni che vengono fatte perché vengano cancellati studi che non si adattano alla narrazione, le cui più recenti vittime sono proprio quattro scienziati italiani. Se tuttavia una scienza degenerata e letteralmente “comprata” ha ancora uno spazio di credibilità verso le persone più culturalmente sguarnite, la truffa del Net Zero è facilmente smascherabile, perché è semplicemente impossibile. Benché questa idiozia sia propagata dai più grandi gestori patrimoniali come BlackRock, dalle grandi banche, dalle grandi aziende e dalle loro agenzie di pubbliche relazioni, dal Wef, dall’Ue, dall’Onu, dall’Oms e dai governi nazionali, essa è fisicamente irrealizzabile, come queste organizzazioni sanno benissimo, ma la cui sincronicità nel diffondere balle assurde dimostra la vasta complicità e omertà di cui gode la menzogna. Il Net Zero è impossibile perché la domanda di materie prime come rame, cobalto, litio, cemento e acciaio supera ogni possibilità mineraria e di produzione. Detto in soldoni non ci sono abbastanza risorse fisiche per costruire le torri eoliche e i pannelli solari in grado di sostituire l’energia che oggi viene dai combustibili fossili. Soprattutto non ci sono materiali a sufficienza per poter costruire la gigantesca rete di batterie necessarie per stabilizzare la rete durante i periodi di bassa radiazione solare o di notte o nelle giornate nuvolose o in inverno, o nei momenti in cui il vento non soffia alla velocità ottimale. Se anche a prezzo della devastazione di ampie regioni, visto che l’estrazione è particolarmente penalizzante per l’ambiente, si riuscisse a mettere insieme il materiale necessario dopo una decina d’anni o ancora meno ci si troverebbe a dover sostituire tutte le batterie, senza più avere la possibilità di farlo.

Se poi si vuole anche sostituire il parco veicoli globale (1,4 miliardi) portando tutto all’elettrico ci sarà bisogno di una capacità annua aggiuntiva totale di elettricità superiore ai 37 mila terawatt che tanto per la cronaca richiederebbero 221.594 nuove centrali elettriche tradizionali o un numero spropositato di impianti eolici o solari. Del resto, si può fare facilmente il conto: una centrale solare di ultima generazione che si estende per 25 chilometri quadrati produce 0,85 terawatt nella migliore delle situazioni. – Fatevi un po’ di conti. Nel 2021, il professor Simon P. Michaux del Geological Survey of Finland ha pubblicato uno studio completo  sui costi dei materiali relativi alle materie prime per la produzione di un’economia globale a zero emissioni di carbonio. I dati sono sconcertanti: solo per il passaggio all’auto elettrica occorrerebbe il 48,2% delle riserve mondiali di nichel e il 43,8% delle riserve mondiali di litio, mentre le riserve di cobalto non sarebbero sufficienti. Solo per il rame sarebbero necessari 4,5 miliardi di tonnellate. Si tratta di circa sei volte la quantità totale che l’uomo ha estratto finora dalla terra e comporta la lavorazione di 2,25 trilioni di tonnellate di minerale. Ma dopo dieci anni bisognerebbe sostituire tutto e dare fondo al resto di ciò che il pianeta può offrire. L’alternativa è provare a riciclare un po’ di questi materiali finendo per inquinare la Terra visto che il riciclo avviene attraverso costosi, energivori e inquinanti processi. E se non ci sono abbastanza materiali per il Net Zero, non ci sono nemmeno i fondi necessari: per esempio il costo delle sole batterie destinate a compensare l’irregolarità dei flussi di energia dagli impianti eolici e solari negli Usa va dai 37 trilioni di dollari all’anno (il doppio dl Pil statunitense) a cifre molto più alte se si prendono in considerazione le dispersioni: l’ingegner Ken Gregory arriva a 258 trilioni di dollari.

Insomma, si tratta di numeri impossibili a cui si devono aggiungere quelli della costruzione di torri eoliche dal costo spropositato e centrali solari: tutta roba che dopo dieci anni deve essere sostituita. Diventa chiaro che lo scopo della truffa climatica e del Net Zero è stata architettata per provocare uno scasso sociale e probabilmente un notevole calo di popolazione. Ma a quanto pare – questa è la brutta sorpresa per i miliardari maltusiani del Nord America – non riusciranno ad imporre questa assurda ricetta anzi questa menzogna a tutto il mondo e probabilmente provocheranno solo il collasso economico e sociale di Usa e di Europa e dunque la fine delle élite che hanno ordito le false emergenze. Ecco perché stanno tentando di aprire un conflitto mondiale, perché capiscono che hanno ottenuto grandi successi, ma che adesso la convinzione sta un po’ facendo cilecca ed è l’ora di passare alla costrizione.

Redazione

 

 

 

 

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