Come diventare competitivi…

NIENTE “DESTRA LABURISTA”. IL GOVERNO SCEGLIE

IL MODELLO BANGLADESH


Come diventare competitivi. Mentre l’Ugl lancia – con il libro di Mario Bozzi Sentieri – la provocazione di una “destra laburista”, la destra fluida di governo va in direzione ostinata e contraria. Puntando esclusivamente sul lavoro povero per trasformare l’Italia nel Bangladesh dell’Europa. E sono i dati ufficiali a confermarlo. Perché un aumento record del numero degli occupati, a fronte della stagnazione del Pil, significa solo che i nuovi lavoratori sono pagati poco. Troppo poco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In Italia, tra la fine del 2019 e la fine del 2023, il costo del lavoro è cresciuto del 6,49%, poco di più di quanto fosse salito nei quattro anni precedenti (4,86%), nonostante nel periodo più recente l’inflazione sia stata del 16%, mentre tra l’ultimo trimestre del 2015 e l’ultimo del 2019 era stata del 2,4%. Una situazione estrema, in Europa, perché nel resto del Vecchio Continente i salari sono cresciuti in misura superiore, in modo da contrastare l’aumento dei prezzi. Il costo del lavoro medio europeo è passato da una crescita del 10,37% nei quattro anni precedenti al Covid a uno del 16,24% negli anni successivi.

Descrizione

È possibile declinare una visione di destra-non-conservatrice, quanto piuttosto “laburista”? La risposta è “sì”.
È possibile attraverso una visione partecipativa, antiborghese, post-capitalista, espressione di un nuovo umanesimo del lavoro, capace di coniugare competenze e rappresentanza popolare.
Al di là degli slogan e delle facili battute ad effetto, da qui può partire una nuova stagione di crescita per l’Italia: dalla riscrittura di un nuovo lessico politico ed economico-sociale, intorno al quale aggiornare parametri, strategie produttive, politiche d’intervento, perfino una “visione della vita e del mondo”, un pensiero lungo
insomma, che dia ali all’auspicato processo di cambiamento.
Una destra che voglia e sappia essere consapevolmente laburista deve portare a sintesi l’insieme delle aspettative che vengono dal Paese reale: aspettative politiche e culturali, economiche e sociali. Al fondo un nuovo protagonismo nazionale, in grado di ridare dignità e ruolo all’Italia.

Complessivamente i salari lordi italiani sono saliti meno dei prezzi, del 7,02% negli ultimi quattro anni, contro il +16,44% europeo.

Certo, lady Garbatella ed i suoi famigli possono vantare un risultato positivo sul fronte dell’occupazione. Maggior sfruttamento a fronte di maggiori assunzioni. Però, in altri Paesi europei, i posti di lavoro sono aumentati più che in Italia nonostante un incremento superiore anche delle retribuzioni: Polonia, Ungheria, Slovacchia, ma anche Olanda e Irlanda, e pure la Grecia.

Una strategia al ribasso, quella italiana. Che spinge alla fuga i cervelli e che pensa di sostituirli con le braccia di importazione. Un’Italia che spende per formare il personale sanitario per poi costringerlo ad emigrare, dopodiché fa arrivare sostituiti a basso costo da Argentina e Uruguay. Nell’assurda convinzione che lo sfruttamento generi qualità. Che la precarietà, le abitazioni indecenti, il pendolarismo, l’impossibilità di una vacanza adeguata, la difficoltà di crearsi una famiglia siano tutti fattori utili per uno sviluppo armonico del Paese. Non proprio ciò che propone Bozzi Sentieri…

Ala.de.granha
Enrico Toselli

 

 

 

 

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