No, non sarà un “governo di altissimo profilo

NON SARÀ UN GOVERNO DI ALTISSIMO LIVELLO

PERCHÉ L’ITALIA NON LO È


No, non sarà un governo di altissimo profilo. Neppure di alto profilo. E la colpa non è di Giorgia Meloni. Neppure di Salvini o Berlusconi. No, questa volta la responsabilità non è neanche di Mattarella. E l’Europa non c’entra. Il governo sarà mediocre semplicemente perché, in Italia, mancano le figure di altissimo livello. Mancano nella politica e mancano nella società civile. Per far credere che la realtà sia diversa devono intervenire, ogni volta, i lecchini della disinformazione di regime che trasformano gli asini in purosangue, le pecore in stambecchi, i gattini in tigri.

Sua Mediocrità trasformato in Sua Divinità o Super Mario non ha combinato nulla di buono. Perché non bastano i servi per trasformare il padrone in un supereroe quando è solo un banchiere al servizio di potenti stranieri.

In fondo l’operazione di maggior onestà la compie il pessimo Signorini con il suo osceno Grande Fratello Vip. Le figurine che si agitano a favore di telecamera sono, nell’immaginario collettivo, le persone veramente importanti. D’altronde i chierici di regime avevano trasformato Gianni Agnelli in un imprenditore, Valletta e Romiti in grandi manager, De Benedetti in un industriale. Una farsa. O forse una tragedia.

Maschere della tragedia greca

E allora la povera Pina della Garbatella dovrà far miracoli per riuscire a costruire una squadra almeno mediocre. Senza precipitare ai livelli di Azzolina, De Micheli, Giggino. In fondo è facile sparare sulla Croce Rossa infierendo sugli ultimi protagonisti di una politica che esalta l’incompetenza. Ma è sufficiente un briciolo di memoria per rendersi conto che il problema è di lunga durata. Nel primo governo Berlusconi un ministro ignorava che i progetti per la Torino-Lione e per l’Aosta-Martigny non erano la stessa cosa e portavano, rispettivamente, in Francia e Svizzera. E un altro aveva annunciato la realizzazione del canale navigabile tra Torino e Genova.

Non che manchino, in Italia, singole personalità di buon livello. Poche, ma ci sono. Però difficilmente vogliono avere a che fare con politici che fanno carriera per mera fedeltà al leader di turno, senza avere la benché minima capacità e competenza. Così ci si ritrova, ogni volta, con tecnici mediocri ed osannati poiché, nella loro inadeguatezza, appaiono comunque migliori dei politici con cui si confrontano. E, spesso, all’interno di ogni partito, ci sono politici migliori dei tecnici esterni, ma non fanno carriera proprio perché sono bravi. Magari persino onesti, addirittura competenti e profondi conoscitori dei territori da cui provengono. Troppe qualità per poter fare il ministro.

Enrico Toselli

 

 

 

 

 

 

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