Il governo esulta per l’occupazione…

OCCUPAZIONE +0,3%. MORTI SUL LAVORO +15%. È L’ITALIA DEL FARE…


Il governo esulta: l’occupazione, seppur con lavori poveri e sfruttamento, è cresciuta addirittura dello 0,3%. E l’informazione, per quanto concerne i solerti responsabili degli uffici stampa governativi, dovrebbe concludersi qui. Se no a cosa servono le veline ed i poco letti quotidiani di area? Purtroppo, arrivano però i cattivi a fornire altri dati. Ad esempio, quelli relativi ai morti sul lavoro.

L’Osservatorio nazionale di Bologna, ad esempio, rende noto che il mese di luglio si è concluso con 103 morti sui luoghi di lavoro e 157 complessivi, considerando anche le vittime in itinere il cui bilancio potrebbe essere corretto in ulteriore rialzo. Nel luglio 2022, ricorda Carlo Soricelli che ha creato l’Osservatorio 16 anni orsono, i morti sui luoghi di lavoro (escludendo dunque quelli in itinere) erano stati 84. Ciò significa che, a fronte di un incremento dell’occupazione dello 0,3%, l’aumento delle vittime è stato del 15%, considerando non solo gli assicurati Inail ma anche tutti gli altri lavoratori a partire dalla maggior parte degli agricoltori morti quest’anno.

Ovviamente le percentuali non cambiano di molto se si considerano tutti i primi 7 mesi dell’anno e non solo luglio. Da gennaio ad oggi le vittime sui luoghi di lavoro, sempre escludendo quelle in itinere, sono state 542 contro le 451 del corrispondente periodo dello scorso anno. Con un incremento del 17%. E salgono a 848 considerando anche i morti in itinere. Ma si festeggia l’incremento dello 0,3% degli occupati. E nei primi 7 mesi del 2008, quando era iniziata l’attività dell’Osservatorio di Bologna, i morti erano stati 358. L’incremento è del 36%.

Soricelli fa notare che il 44% delle vittime di quest’anno aveva più di 60 anni di età. Ma a chi sogna di continuare ad alzare l’età della pensione questo dato non interessa. Ed è preoccupante l’incremento dei morti più anziani perché, nell’intero 2022, hanno rappresentato il 25% delle vittime complessive. Dunque, la percentuale quest’anno è quasi raddoppiata.

 

Il tutto nell’indifferenza totale di maggioranza ed opposizione. Prima, per Schlein e compagn* vengono i diritti civili, il dramma dei cessi per chi è di genere fluido. Prima, per lady Garbatella e maggiordomi vari, vengono i diritti dei frequentatori del Twiga di Briatore, dei devastatori dell’ambiente in nome della sacrosanta speculazione edilizia, degli industriali che eliminano le misure di sicurezza per aumentare i profitti.

Dei morti sul lavoro non interessa nulla a nessuno. Un articoletto di finta commozione sul giornale locale e poi tutti ad occuparsi di gender, di far contento Biden, delle nomine in RAI. E tutti al mare a spendere il misero stipendio da parlamentari. Mentre i parenti delle vittime sono invitati ad organizzare una colletta a favore del compagno Piero Fassino.

Adele Piazza
Augusto Grandi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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