”Quando il Grand Reset ci avrà sostituiti completamente coi robot e avremo perso il lavoro, una startup olandese ha trovato, per gli esseri umani ormai superflui, una fonte di reddito…
Quando il Grand Reset ci avrà sostituiti completamente coi robot e avremo perso il lavoro, il salario, la pensione, potremo guadagnarci il nostro “reddito di cittadinanza” per sfamarci?
Ebbene: una startup olandese ha trovato, per gli esseri umani ormai superflui, una fonte di reddito: usare il calore del nostro corpo per “estrarre” moneta digitale tipo Bitcoin.
Ve la do con la speranza che la notizia sia d’intento satirico, e non una sinistra realtà, anche perché la startup con sede all’Aja si chiama: [btn btnlink=”http://speculative.capital” btnsize=”small” bgcolor=”#59d600″ txtcolor=”#000000″ btnnewt=”1″ nofollow=”1″]ISTITUTO DI OBSOLESCENZA UMANA[/btn] (IoHO), è formato da “artisti” oltre che da tecnologi, e dal sito non si trae la certezza se il gruppo fondatore sia d’accordo oppure no con l’obsolescenza umana.
Fatto sta che l’istituto ( IoHO) ha inventato una tuta per il corpo che raccoglie il calore corporeo umano in eccesso per estrarre la cripto valuta; la tuta utilizza generatori termoelettrici per immagazzinare il calore corporeo e converte quel calore in elettricità utilizzabile.
I bitcoin e le altre cripto valute vengono prodotte attraverso “estrazione” (termine minerario: mining) che richiedono potenti apparecchiature di calcolo elettroniche non solo costose, ma enormi consumatrici di energia elettrica, e dunque fonti importanti di inquinamento (e di sprechi energetici) che fanno piangere Greta e arrabbiare la Van der Leyen che ci vuole verdi e sostenibili. [btn btnlink=”https://www.investopedia.com/tech/how-does-bitcoin-mining-work/#equipment-needed-to-mine” btnsize=”small” bgcolor=”#59d600″ txtcolor=”#000000″ btnnewt=”1″ nofollow=”1″]How Does Bitcoin Mining Work?[/btn]
La tuta dell’Istituto Obsolescenza Umana invece capta il calore corporeo e lo converte in elettricità utilizzabile, che viene adoperata per “minare” criptovalute. Lo IoHO ha scelto di estrarre non bitcoin o ethereum, ma valute di nuova creazione perché hanno maggiore potenziale di crescita di valore. Traduco senza capire: “37 lavoratori hanno totalizzato 212 ore di lavoro, raccogliendo un totale di 127.210 milliwatt di elettricità e estraendo 16.954 monete. L’80 per cento dei guadagni è andato ai lavoratori, mentre il resto è andato all’istituto”.
Che non sia uno scherzo ma una sinistra realtà, lo conferma una notizia risalente al marzo scorso: Microsoft brevetta il nuovo sistema di criptovaluta utilizzando i dati sull’attività corporea. [btn btnlink=”https://news.bitcoin.com/microsoft-cryptocurrency-system/” btnsize=”small” bgcolor=”#59d600″ txtcolor=”#000000″ btnnewt=”1″ nofollow=”1″]Microsoft Patents New Cryptocurrency System Using Body Activity Data[/btn]
Traduco i passi salienti:

“Microsoft ha brevettato un sistema di mining di criptovaluta che sfrutta le attività umane, comprese le onde cerebrali e il calore corporeo, durante l’esecuzione di attività online come l’utilizzo di motori di ricerca, chatbot e la lettura di annunci. “Un utente può risolvere inconsciamente il problema computazionalmente difficile”, si legge nel brevetto.
“Microsoft Technology Licensing, il ramo di licenza di Microsoft Corp., ha ottenuto un brevetto internazionale per un “sistema di criptovaluta che utilizza i dati sull’attività corporea”. Il brevetto è stato pubblicato dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI) il 26 marzo. La domanda è stata depositata il 20 giugno dello scorso anno. “L’attività del corpo umano associata a un’attività fornita a un utente può essere utilizzata in un processo di mining di un sistema di criptovaluta”, si legge nel brevetto
[…] Diversi tipi di sensori possono essere utilizzati per “misurare o rilevare l’attività del corpo o scansionare il corpo umano”, spiega il brevetto. Includono “scanner o sensori di risonanza magnetica funzionale (fMRI), sensori di elettroencefalografia (EEG), sensori di spettroscopia nel vicino infrarosso (NIRS), cardiofrequenzimetri, sensori termici, sensori ottici, sensori di radiofrequenza (RF), sensori a ultrasuoni, fotocamere, o qualsiasi altro sensore o scanner” che farà lo stesso lavoro.
“Il sistema può ricompensare in criptovaluta un proprietario o operatore. Per la fornitura di servizi, come motori di ricerca, chatbot, applicazioni o siti Web, offrendo agli utenti l’accesso gratuito a contenuti a pagamento (ad esempio streaming video e audio o libri elettrici), o la condivisione informazioni o dati con gli utenti”.
(Vedp solo adesso che se n’è occupata Nicoletta Forcheri, con più competenza di me: in italiano)
[btn btnlink=”https://nicolettaforcheri.wordpress.com/2020/04/21/il-marchio-della-bestia-esiste-ed-e-stato-brevettato-da-microsoft/” btnsize=”small” bgcolor=”#59d600″ txtcolor=”#000000″ btnnewt=”1″ nofollow=”1″]Il marchio della bestia esiste ed è stato brevettato, da Microsoft[/btn]

Insomma il “lavoratore” che dona il suo calore, le sue radiofrequenze, le sue scelte sul web, o il suo DNA viene “pagato”: in cripto valuta. Con cui, beninteso, non potrà comprarsi spaghetti pollo e patatine, ma accesso gratuito a Netflx o porno web. Moneta elettronica per acquisti elettronici, pagamento virtuale per desideri digitali.
Ma cosa metterà sotto i denti, di cosa verrà nutrito l’uomo del Grand Reset perché possa continuare a produrre calore corporeo? Il pensiero ricorre al Soylent Green,(1) l’altamente proteico pastone ricavato dai cadaveri di un celebre film distopico.

Ma no, cosa andate a pensare. Il World Economic Forum raccomanda ufficialmente questo braccialetto – elettronico – che vi dirà quali cibi comprare nei negozi “basandosi sul vostro DNA”: esso conosce il vostro DNA, e legge i codici a barre dei prodotti, ed elabora quali alimenti sono buoni per voi, e quali evitare, in modo che abbiate uno stile di vita più sano. [btn btnlink=”https://twitter.com/italiadeidolori/status/1321380896671498240″ btnsize=”small” bgcolor=”#59d600″ txtcolor=”#000000″ btnnewt=”1″ nofollow=”1″]Sarete costretti allo schiavismo più crudele[/btn]
Insomma, il Forum di Davos pensa alla vostra salute, e sceglie per voi cosa mangiare e bere. È per il vostro bene. “A breve, sul finire della raccolta del vostro DNA via tampone, sentirete parlare di “salute ecologica”, della “nuova salute”. Tutto sta filando via liscio, come da copione. “Il bersaglio siete voi”.
Gradite un altro po’ di Soylent Green? La maggior parte della gente (quella che con la mascherina fa la fila per i tamponi e le farà per il vaccino prima, e poi per l’eutanasia) accetterà anche questo.
A noi pochi la domanda: combatter? Combattere anche fino alla morte, che è meglio che vivere nel mondo che ci preparano.

[btn btnlink=”https://www.maurizioblondet.it/offerte-di-lavoro-dopo-il-gran-reset-minatore-di-criptovalute-col-calore-del-corpo/ ” btnsize=”small” bgcolor=”#59d600″ txtcolor=”#000000″ btnnewt=”1″ nofollow=”1″]Fonte: Maurizio Blondet del 29 ottobre 2020[/btn]
Note:
(1) Soylent Green è un thriller ecologico distopico americano del 1973diretto da Richard Fleischer e interpretato da Charlton Heston e Leigh Taylor-Young. Edward G. Robinson appare nel suo film finale. Liberamente basato sul romanzo di fantascienza del 1966 Make Room! Fare spazio! di Harry Harrison, combina i generi procedurale poliziesco e fantascienza: l’indagine sull’omicidio di un ricco uomo d’affari; e un futuro distopico di oceani morenti e umidità durante tutto l’anno a causa dell’effetto serra, con conseguente sofferenza inquinamento, povertà, sovrappopolazione , eutanasia e risorse esaurite. Nel 1973, vinse il Nebula Award per la migliore presentazione drammatica e il Saturn Award per il miglior film di fantascienza. Nell’anno 2022, gli effetti cumulativi della sovrappopolazione, dell’inquinamento e di alcune apparenti catastrofi climatiche hanno causato gravi carenze a livello mondiale di cibo, acqua e alloggi. Ci sono 40 milioni di persone nella sola New York City, dove solo l’élite della città può permettersi appartamenti spaziosi, acqua pulita e cibo naturale, e anche allora a prezzi spaventosamente alti. Le case dell’élite di solito includono concubine che vengono chiamate “mobili” e servono gli inquilini come schiavi.
