La cosa che mi rifiuterò sempre di fare è votare per gli imbecilli

ORRORI POLITICI IN GERMANIA: IL FASCISMO IN BLU


La cosa che mi rifiuterò sempre di fare è votare per gli imbecilli e ancor più di votare per coloro che pensano gli elettori come imbecilli. Mi rifiuterei cioè se fossi in Turingia e Sassonia e dovessi andare alle urne.(1) Non bastano i titoloni dei giornali e le lezioncine televisive contro l’Afd, tout court considerata di estrema destra come qualunque idea si opponga alla narrazione corrente o il silenzio imbarazzato sul Bsw di Sahra Wagenknecht una formazione di sinistra che scandalosamente non sta col globalismo delle cricche finanziarie. No, ci si mettono i poteri aziendali che in questi anni si sono rimpinzati di soldi a spese dei ceti popolari e che non vogliono di certo mollare l’osso. Così una catena di supermercati tra le più storiche della Germania, vedendo i sondaggi che danno Alternative für Deutschland al 30 per cento, ha pensato di fare una campagna contro il blu che è il colore distintivo dell’Afd e che diventa ora malvagio simbolo del fascismo.

In un volantino affisso nei magazzini, distribuito ai clienti e fatto stampare anche sul Die Zeit e sul Frankfurter Allgemeine, questa catena – Edeka, il cui logo è disgraziatamente esso stesso in blu – spiega perché questa in questa catena di supermercati “il blu non è disponibile”. Ne segue un testo allucinante, una sequela di stronzate confezionato con quella tipica e nauseante retorica aziendale, che lascia senza fiato:

Da sempre è il Rosso a segnalare un pericolo. Il Blu è per le penne stilografiche

Purtroppo ci sono delle eccezioni ovvero i mirtilli e il cavolo blu, ma come spiega Edeka i loro “pigmenti colorati” non sono blu. Questo è “almeno ciò che la scienza ci dice – e come sappiamo dovresti sempre ascoltare di più la scienza”. Tra l’altro in una campagna pubblicitaria dell’anno scorso come è stato scoperto su X, la stessa Edeka aveva pubblicato un annuncio pubblicitario in cui un uomo, chiaramente un coltivatore, dichiarava che “i mirtilli sono davvero dolci solo quando sono blu”. Ma al di là di queste ridicole giravolte in nome di quella scienza trasformata in feticcio sembra impossibile che si possano dire seriamente queste fesserie e che una campagna elettorale possa contemplare esempi di tale miserabile livello.

Un popolo, una volontà, un solo spirito

Naturalmente i partiti dati per perdenti hanno subito pensato che questo tipo di pubblicità sia meravigliosa e la verde Katrin Göring-Eckardt, vicepresidente del Bundestag, una a cui la testa deve pesare insopportabilmente sin dall’infanzia ha detto “GrazieEdeka!” invitando poi a votare per i Verdi, perché hanno un “colore naturale nel loro nome che offre protezione contro i fascisti blu-marroni”.  Che sia pure daltonica? Mi dite voi, con tutta la buona volontà, come si può votare per questo circo insolente che parla di colori e mai di politica se non attraverso slogan insistenti e parole ormai prive di senso? Il fascismo in realtà non ha colori, è camaleontico, acquisisce la tonalità di fondo e oggi assume l’aspetto di supermercati che danno i consigli per gli acquisti politici e che magari saranno ampiamente ripagati per la loro opera. Non è certo un caso se la stessa catena di supermercati, che al tempo consisteva in un franching di grandi negozi distribuiti su tutto il territorio del Terzo Reich, pubblicava il 1° maggio del 1936 il manifesto che vedete in alto a sinistra. Non credo che ci sia bisogno di ulteriori commenti.

Redazione

 

 

 

 

 

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(1)

 

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