Le parole sono gratuite, ma conoscerle davvero ha un costo
PAROLE, PAROLE, PAROLE..
di Andrea Marcigliano
Fuori è grigio. E freddo abbastanza. Un accenno d’inverno. Non invoglia ad uscire.
Accendo la televisione. Per ingannare la giornata uggiosa. E ascolto, distrattamente, le notizie di un telegiornale. Poi, di un…come lo chiamano…talk show…insomma, chiacchiere e parole.
Parlano, giornalisti, esperti, politologi…dell’Italia. In sostanza della politica italiana.
Di Conte, soprattutto. E di Grillo. Di come andrà a finire lo scontro, interno, ai 5Stelle. Che farà Di Battista. Quale sarà il futuro del movimento…
Poi, della Meloni. E delle polemiche tra Lega e Forza Italia, sottotraccia nella maggioranza. La tenuta del governo, a dirla tutta. Che non si sa se sopravviverà dopo questa Finanziaria. Che, chiacchere a parte, sarà, come si suol dire, lacrime e sangue… Intanto continuiamo a dare fondi all’Ucraina. E armi. E ad impegnarci per un 2% minimo di spese per gli armamenti. Questo, a quanto pare, non conta. La politica della lesina vale per l’occupazione. E i pensionati. Insomma, i soliti poveracci. Quelli che non contano. E ai quali si continuano a chiedere sacrifici.
Poi, un breve excursus europeo. La crisi della Germania. Che, fino a ieri, era la locomotiva d’Europa. Ed ora stenta, con un sistema bancario che fa acqua da tutte le parti. E la recessione in atto.
Chissà perché, però, non parlano delle cause di questo. Ovvero del conflitto con la Russia. Indotto dalla volontà della NATO di sostenere, visto quello che costa, l’Ucraina di Zelensky. Il che ha fatto sì che Berlino, da hub distributore in tutta Europa del gas russo, si sia ridotta ad importarlo dagli States. Ovviamente ad un prezzo moltiplicato almeno per dieci.
Un accenno sul Libano. Sembra – e sottolineo il sembra – che si sia raggiunta una sorta di tregua. E che Israele fermi la sua offensiva. Di Gaza, però, nulla o quasi. Lì il “lavoro” degli israeliani continua. Instancabile. E, evidentemente, continuerà fino ad aver spazzato via i due milioni o quasi di palestinesi. Ormai abbandonati da tutti.
Un accenno, solo, sull’Ucraina. E sugli attacchi russi. Se ne parla poco. Evidentemente le cose stanno andando male. Molto male, per gli occidentali.
Certo, si parla della volontà della NATO, di Zelensky, delle armi… Ma sono solo ciarle.
Lo sanno ormai anche i sassi che la Russia sta, nonostante tutti, vincendo. E che l’imminente arrivo di Trump alla Casa Bianca porrà fine a questo stillicidio inutile. Se non per certi interessi di cui l’Amministrazione Biden e certa burocrazia europea sono correi.
Ma sono, come dicevo, notizie date quasi per secondarie. Sembra che in Italia ciò che conti davvero sia il congresso dei 5Stelle, le polemiche interne alla maggioranza. Cosa ha detto o fatto la Schlein…
Meglio spegnere il televisore. E uscire. Nonostante il freddo.