Il povero Tajani rischia l’infarto
PELLEGRINI E FICO PER UNA SLOVACCHIA PACIFISTA ALLEATA DI ORBAN
Peter Pellegrini dopo Robert Fico. Nomi italiani (e le origini di Pellegrini sono lombarde) per la guida della Slovacchia. Perché dopo il governo conquistato da Fico, alla presidenza della repubblica è ora arrivato Pellegrini che è in perfetta sintonia con il premier. Una sintonia che indigna i media italiani. Già, perché la Slovacchia ha rafforzato la sua posizione a favore della pace in Ucraina e contro l’invio delle armi alla banda Zelensky.
Il problema è che Pellegrini arriva alla presidenza per aver vinto, e nettamente, il ballottaggio. E nemmeno i faziosissimi giornalisti italiani hanno avuto il coraggio di mettere in dubbio la correttezza del voto. Dunque anche nei Paesi che avevano subito l’oppressione sovietica cresce la voglia di fare a meno degli ordini di Stoltenberg, delle imposizioni di Ursula, dei commenti dei media italiani.
D’altronde bisogna capirli, i politicamente corretti in redazione. La gauche intello piange perché la Slovacchia rafforza la posizione dell’Ungheria di Orban. Anche se, vivendo di luoghi comuni e banalità, la sinistra giornalistica non riesce a capire come sia possibile l’alleanza tra la destra di Orban e la sinistra di Fico. Non che vada meglio tra i neomeloniani. Già in difficoltà nel far accettare ai padroni statunitensi la passione per Orban, ma ora alle prese con questo asse slovacco-ungherese che infastidisce l’amica Ursula. E Orban ha aggiunto un altro motivo di imbarazzo per lady Garbatella: è andato in Serbia a difendere le posizioni dei maggiori alleati di Putin in quella parte d’Europa.
Il povero Tajani rischia l’infarto.