Modi, fascista, sei il primo della lista
PER IL CORRIERE ANCHE MODI È UN PERICOLOSO
AUTOCRATE (ANCHE UN PO’ FASCISTA…)
Modi, fascista, sei il primo della lista. Beh, forse non il primo. Ma il Corriere della sera ha deciso di inserire Narendra Modi, il leader indiano, nella lista dei cattivi. E pazienza se l’India era considerata, sino a ieri, la più grande democrazia del mondo. Per il Corriere è democratico Zelensky, che cancella le elezioni, ma è un autocrate Modi che le elezioni le fa svolgere in totale libertà. D’altronde questa gauche intello italiana aveva già collocato Erdogan tra i dittatori, fregandosene del voto turco.
Ma quali sono le ragioni per condannare il leader indiano? Semplice, secondo il Corriere sta favorendo gli indù, allargati anche ai buddisti, rispetto ai musulmani. E ci sarebbe da ridere, se non ci fosse di mezzo una tragedia. Perché il Corriere è lo stesso quotidiano che ignora bellamente il massacro dei musulmani a Gaza. Dunque il problema non sono le vittime bensì i carnefici. Con la differenza che Modi non sta organizzando lo sterminio degli islamici, mentre Netanyahu sì. Ma per il Corriere il cattivo è l’indiano.
Così cattivo che, nel medesimo articolo, prima si riconoscono i progressi in ambito economico e tecnologico ottenuti nel periodo di governo del nuovo nemico del Corriere, ma poi si avverte che l’India è destinata a rimanere un gigante con i piedi d’argilla poiché i progressi sono merito dei governi precedenti. Anche se è sufficiente osservare il grande balzo dell’India in campo spaziale per rendersi conto che gli avvertimenti del quotidiano italiano sono privi di senso.
Eppure, sino a pochi giorni fa, Nuova Delhi veniva rappresentata come fedele alleata degli atlantisti pur facendo parte dei Brics. Anzi, la maggior avversaria di Pechino. E si guardava con interesse ai tentativi di Modi di diventare il punto di riferimento del Sud globale. In alternativa a Xi Jinping.
Poi, però, la discriminante antifascista ha preso il sopravvento in redazione. E che il fascismo non c’entri nulla con Modi è un particolare del tutto irrilevante al Corriere. Dove ci sono emuli di Berizzi pronti a sfornare patenti di fascismo a seconda di come si sono svegliati al mattino e di cosa hanno ingurgitato a colazione.