La sinistra non lesina quando manifesta: razzismo, omofobia, lesbofobia, negazionismo climatico, il disprezzo della cultura
PER REPUBBLICA MADRID RESPINGE LE DESTRE
MA A MANIFESTARE ERANO MENO DI 100…
Alla manifestazione, sostenuta da alcuni collettivi civili e dai principali sindacati iberici, hanno preso parte un centinaio di persone, sostenendo cartelli contro “il razzismo”, la “omofobia” e la “lesbofobia”, il “negazionismo climatico” o “il disprezzo della cultura” (loro che aderiscono alla Cancel Culture) attributi a politici della destra radicale. Farebbe già ridere così, ma ovviamente a Repubblica non se ne sono accorti. E, infatti, riescono a titolare che, a Madrid, l’ultra destra non è benvenuta. Dunque, Madrid ha 3,2milioni di abitanti che raddoppiano considerando la comunità autonoma.
Ma anche limitandosi ai 3,2 milioni, diventa difficile sostenere che qualcuno non è benvenuto perché “un centinaio di persone” – secondo le cifre sempre riviste al rialzo dal quotidiano italiano degli Elkann – scende in piazza a protestare. Deve essere lo stile Berizzi che fa scuola. D’altronde piazzare come ultradestra l’ex popolare Orban, i fans della NATO come Meloni e Vox, un demente di successo come Milei, significa fare un torto all’intelligenza di chi protesta e di chi scrive simili idiozie.
Poi, poverini, i 100 contestatori – che nessuno considera tranne i giornalisti di servizio – devono pur inventarsi qualcosa per trascorrere la giornata. Magari potrebbero dedicare un pochino di tempo alla lettura, per capire le differenze tra destra e destra. Troppo faticoso, anche per i berizzisti di Repubblica. Si fa di ogni erba un fascio e su questo fascio un tantino confuso si costruiscono le carriere.
Un tempo c’era “trama nera, trama nera, sol con te si fa carriera”. Adesso si scalano i gradini della professione con l’esaltazione delle manifestazioni antifà anche quando sono dei fallimenti assoluti.