Uno zingaro uccide con un colpo di pistola una anziana signora…
POLITICI CONTRO MAGISTRATI. E TUTTI CONTRO I CITTADINI INDIFESI
Uno zingaro uccide con un colpo di pistola una anziana signora mentre cercava di colpire altri suoi degni compari. Individuato, è tranquillamente a casa in attesa di un futuro processo. È già tanto che non gli abbiano dato un premio per aver alleggerito i conti dell’INPS. Davanti alle scuole, persino le elementari, gli spacciatori di morte sono liberi di iniziare al consumo di droga anche i bambini. Gli psichiatri denunciano rischi di danni psicologici irreversibili, ma gli spacciatori non fanno in tempo ad essere fermati che vengono rimandati al loro posto di lavoro.
Lo stesso accade, denunciano i commercianti, con i responsabili di spaccate delle vetrine per furti notturni nei negozi. E per le bande di minorenni che aggrediscono coetanei ed anziani. E ancora per le borseggiatrici.
Dunque, non basta più picchiare, rubare, spacciare ed ora persino assassinare un passante per finire in galera.
Di chi la colpa? Di magistrati sempre dalla parte dei criminali? Della riforma Cartabia? Di leggi demenziali?
O, più semplicemente, di un clima culturale che considera i criminali come delle vittime e le vittime come un fastidio. Con la destra fluida di governo che promette interventi contro il crimine ma che, in quasi 2 anni, riesce a varare solo un tentativo di separazione delle carriere dei magistrati. Perché bisogna tutelare i politici, non i cittadini indifesi. Quanto ai magistrati, tutti impegnati a difendere i privilegi e l’autonomia. Mai una parola sugli spacciatori, borseggiatrici, ladri, aggressori lasciati liberi di agire indisturbati. Perché è una guerra tra istituzioni. E le vittime non contano nulla.
NOTA: La Redazione non concorda con la dinamica dei fatti accaduti all’anziana signora.