”Ricorrente, da un anno e passa a questa parte, l’affermazione che Vladimir Putin…

QUESTIONI DI DIRITTO?
Ricorrente, da un anno e passa a questa parte, l’affermazione che Vladimir Putin, la Russia, avrebbe “violato il diritto internazionale”. Invadendo territori che fanno parte di un altro Stato sovrano. L’Ucraina. E che, questo, lo mette decisamente dalla parte del torto.
Affermazioni che sento ripetere anche da persone equilibrate… e che, quindi, meritano una certa attenzione. Perché degli altri, dei fanatici atlantisti o fan senza discrimine dell’Azov, per i quali Putin è il male incarnato, e la Russia andrebbe distrutta, non mi curo. Sono un realista politico, con tutti i miei limiti. Non uno psichiatra….
Comunque, sotto un certo profilo, questa affermazione è vera.
Anche se andrebbe ricordato che la Crimea è sempre stata Russia. E fu Kruscev, ucraino, ad assegnarla a Kiev, per darle uno sbocco marittimo. E che anche il Donbass è ucraino solo dal 1920. Per volontà di Lenin, che intendeva dare ad una repubblica sovietica agricola (e profondamente controrivoluzionaria) una regione mineraria e industriale, più vicina ai bolscevichi. Per altro, Lenin stesso era di madre ucraina.
Inoltre, la stessa Ucraina non ha una storia di indipendenza. Ha sempre fatto parte integrante dell’impero russo, con buona pace delle velleità romantiche. Unica eccezione, tra il 1918 e il 1920. Quando fu Roccaforte dei bianchi zaristi. E, poi, per qualche mese dei nazionalisti ucraini di Leopoli, armati dai polacchi. Che, a Kiev, fecero carne da porco. Fino a che non arrivò Trotsky con l’Armata Rossa… Ah, dimenticavo. Anche Trotsky era ucraino, di famiglia ebraica.

Comunque, a rigore di diritto, oggi come oggi, Crimea e Donbass appartengono a Kiev. E la Russia sta violando il diritto internazionale che sancisce l’inviolabilità delle frontiere nazionali.
Giusto… però ragionando così dovremmo arrivare alla logica conclusione che il nostro paese, l’Italia, semplicemente… non dovrebbe esistere.
Già… perché uno Stato, il Regno di Sardegna si è, contro ogni diritto, annesso, manu militari, altri stati. Dal Regno delle due Sicilie al Granducato di Toscana, dallo Stato della Chiesa al Ducato di Parma… e, per di più, ha sottratto il Lombardo-Veneto all’impero Asburgico, che vi esercitava la sua autorità… e, sempre con questa logica, anche i Balcani dovrebbero essere ancora suddivisi fra Asburgo, Impero Tedesco, Russia e… Impero Ottomano. Che dovrebbe continuare a possedere Grecia, Bulgaria, Albania e quota parte della ex-Jugoslavia…
Assurdo? Antistorico? Irreale?
Non proprio. Alla fine della Rivoluzione Francese, il conte Monaldo Leopardi – padre del poeta – ne aveva trattato nei suoi “Dialoghetti su alcune materie correnti”. Straordinaria operetta il cui stile influenzò non poco le “Operette Morali” di Giacomo. E che resta un perfetto esempio di rigore logico e lucidità di analisi.
E, al momento della Restaurazione, il conte Monaldo sosteneva, paro paro, che, se si fosse voluto essere coerenti, si sarebbe dovuto restituire ogni territorio al suo legittimo sovrano. Anche al Turco. Anche se questo faceva inorridire i suoi contemporanei. Perché, diceva, o il diritto vale per tutti, o si trasforma, semplicemente, in abuso di forza delle Potenze che avevano sconfitto il Bonaparte. E che, a Vienna, al di là delle dichiarazioni, stavano spartendosi il mondo.
Ci sarebbe di che riflettere… non vi pare?
E di capire una cosa. Che, con il formalismo del diritto internazionale non si va da nessuna parte. Perché è, semplicemente, astratto. Non risolve i problemi, semmai li accentua e li fa incancrenire.
Prendiamo proprio il Donbass. Storicamente russo. Con i russofoni al 98%. Però si pretende che resti ucraino. Con qualche elemento di autonomia sancito nei trattati di Minsk. Dei quali, sempre, Kiev se ne è allegramente strafregata. Con i governi del golpista Podhorovskij prima, di Zelensky ora, che stavano procedendo ad una vera e propria pulizia etnica della regione. Per altro, più volte annunciata con notevole faccia tosta…
E Mosca doveva stare buona e zitta in nome del diritto internazionale? Vi sembra credibile? A me, piuttosto sembra strano che abbia atteso dal 2014 al 2022, prima di intervenire. E ora dovrebbe ritirarsi in barba agli esiti militari sul campo?
Il vecchio Bismark si farebbe una risata…. era solito dire di conoscere cento modi per fare uscire l’orso russo dalla tana… ma nessuno per farvelo rientrare.
I processi storici sono sempre determinati dall’uso della forza. Come diceva Sorel, la violenza è la levatrice della storia… e lui ha avuto, almeno, due “buoni” allievi… un tale Lenin e un certo Mussolini…
Tutti gli stati esistenti sono nati dall’uso della forza. O, se vogliamo, da un sopruso. Non esisterebbe l’Italia, così come la Francia (si pensi al genocidio culturale di Provenza e Corsica) …. non esisterebbe la Gran Bretagna, non la Germania, non…
Inutile continuare…

Certo, questa concezione farà inorridire le anime belle, che guardano con orrore al sopruso russo del diritto internazionale… e avrebbero delle buone ragioni. Se, dal ’14 al ’22, non avessero finto di non vedere ciò che stava accadendo nel Donbass… così come ciò che è accaduto in Iraq, Libia, Siria, Yemen…
Insomma, direbbe il conte Monaldo, o il diritto internazionale è sempre e comunque valido… o la vostra è solo una giustificazione ipocrita di interessi di bottega.
