Chi paga? Se lo sono chiesto un po’ tutti, in Italia
RISTRUTTURAZIONE ECOLOGICA DELLE ABITAZIONI?
L’ULTIMO CHIODO SULLA BARA DEL CETO MEDIO
Chi paga? Se lo sono chiesto un po’ tutti, in Italia, di fronte al voto europeo che obbliga a ristrutturare le abitazioni per essere in linea con la transizione ecologica. Solo i gretini hanno festeggiato. Gli altri, soprattutto quelli che mantengono i gretini (cretini) che sfilano per le strade italiane, hanno pensato a dove trovare i soldi per interventi al di fuori della portata di buona parte delle famiglie italiane.
E Gianni Alemanno ha aggiunto che, in Italia, la priorità dovrebbe essere quella per la messa in sicurezza degli edifici e dell’ambiente nel suo complesso. Per affrontare solo successivamente l’intervento per mettere a norma ecologica edifici storici che non sono trasformabili se non con interventi estremamente costosi. I centri storici delle città e dei paesi italiani non sono adatti per le modifiche volute da Bruxelles e immaginate per i palazzi semi moderni delle brutte periferie europee.
Ed i costi sono sostenibili per Paesi dove le retribuzioni sono molto più alte di quelle italiane. Ma forse è proprio questo l’obiettivo: obbligare le famiglie italiane, che non possono affrontare la ristrutturazione, a cedere gli alloggi a grandi gruppi internazionali. Per essere poi obbligate a trasferirsi in abitazioni in affitto. Aumentando il livello di povertà complessivo.
L’ultimo, definitivo, chiodo nella bara del ceto medio italiano. Ormai inutile, superfluo. Un ostacolo nella costruzione del modello economico basato su pochi oligarchi transnazionali e una massa di pecore ubbidienti, per il momento utilizzate per lavori sottopagati prima di essere sostituite da robot e intelligenza artificiale. E, a quel punto, per le pecore falcidiate dalla denatalità resterà solo il divano ed un reddito di sopravvivenza.