L’isterica dell’Europa
RIVELAZIONI E DISPERAZIONI
La crisi isterica dell’Europa di fronte alla consapevolezza che l’Ucraina è finita e che la Russia sta vincendo utilizzando un decimo delle proprie forze è accresciuta dal timore che dopo aver seguito e appoggiato in modo subalterno, acritico e suicida la strategia statunitense su Kiev, gli Usa ora possano mollare l’osso lasciando il continente alla mercé di una crisi economica auto provocata, di una Russia molto più forte di prima e al letterale annientamento di qualsiasi peso del continente nella geopolitica planetaria. Un articolo del New York Times ovvero del giornale che funge da metronomo per accordare la narrazione globale, è uscito con un articolo nel quale viene descritto e non più smentito un decennio di collaborazione CIA-Ucraina e ricorda a tutti che gli Stati Uniti potrebbero separarsi completamente da Kiev, a meno che non venga approvata una legge di spesa per appoggiare il regime di Zelensky, evento che tuttavia a questo punto non potrebbe cambiare le cose più di tanto.
Nel testo gli autori dell’articolo dicono che fin dal 2016 gli ucraini “hanno iniziato a organizzare omicidi e altre operazioni letali, che violavano i termini che la Casa Bianca pensava che Kiev avesse accettato. Gli americani erano infuriati e minacciarono di tagliare il sostegno” cosa che in realtà non accadde mai. È abbastanza evidente che questo passaggio prende le distanze dai bombardamenti continui della popolazione civile del Donbass fino a ora fieramente negati dai bugiardi matricolati del sistema occidentale. Dunque, rivelazioni e disperazione. Gli analisti hanno l’impressione che questo cambiamento di narrazione possa essere dovuto al fatto che nei bunker e nei sotterranei ad Avdiivka i russi abbiano scoperto materiale e informazioni sensibili lasciate dalla Cia che probabilmente aveva proprio in questa città il suo centro operativo. Ma ci sono anche cambiamenti nell’umore degli ucraini nei quali si comincia a far strada l’impressione di essere stati usati come carne da cannone: il capo dell’intelligence ucraina Kirill Budanov ha smentito la narrazione americana su Navalny confermando che il personaggio è morto per un coagulo di sangue e smentendo il fatto che i russi stessero comprando missili dall’Iran, notizia della serie è impossibile che la Russia con il Pil dell’Olanda possa avere tanti missili… Lo so è impossibile misurare tanta stupidità, ma fino a che trovano gente ancora più stupida che crede in queste assurdità continueranno imperterriti.
Rimare tuttavia il fatto, ed è questo il clou dell’articolo – che quando scoppia una guerra di parole tra alleati che rischiano di essere ex alleati le cose si mettono al brutto. A questo punto l’Europa cosa mai potrebbe fare? È riconosciuto universalmente che nelle prime fasi della guerra l’esiguità numerica delle truppe russe e la capacità di sorveglianza da parte degli Usa ha consentito agli ucraini di resistere, ma se questo apporto viene meno al nostro continente non rimane che rimanere in compagnia con la caterva di stupidaggini e di menzogne che sono state dette in questi due anni. Ecco perché stanno perdendo la testa a cominciare da coloro come Macron che non ne hanno mai avuta una e straparlano di guerra nucleare. La testa in realtà dovrebbero perderla per volontà dei cittadini traditi.