“JACOVITTISSIMEVOLMENTE – L’incontenibile arte dell’umorismo”.

Anteprima stampa della mostra, Jacovittissimevolmente

ROMA DEDICA UNA MOSTRA AL CELEBRE FUMETTISTA JACOVITTI

Sono passati cento anni dalla nascita di uno dei più grandi illustratori del nostro tempo


Il titolo della mostra, JACOVITTISSIMEVOLMENTE, è una sorta di scioglilingua scherzoso quasi impronunciabile, che introduce immediatamente il visitatore nel divertente e strampalato universo jacovittiano, animato da personaggi e particolari fantastici e surreali, come i celeberrimi salami con i piedi, che spuntavano qua e là in molte delle sue vignette.

Al MAXXI sono esposte circa 400 tavole e illustrazioni originali, oltre a una serie di giornali, albi e libri anch’essi originali.

Il visitatore potrà rivedere gli oltre 100 personaggi indimenticabili nati dalla infaticabile matita di Jacovitti che hanno accompagnato intere generazioni di ragazzi: Giacinto corsaro dipinto, Oreste il Guastafeste, Battista l’ingenuo fascista, il celeberrimo Cocco Bill, Zorry Kid, Tom Ficcanaso, Occhio di Pollo, Pippo Pertica e Palla, la Signora Carlomagno, Microciccio Spaccavento e tanti altri.

Nel corso della sua carriera Jacovitti ha pubblicato strisce su Il Vittorioso, il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi, e ha disegnato le vignette del Diario Vitt, che hanno accompagnato per più trent’anni (1949 – 1980) generazioni di giovani studenti italiani.

Benito Jacovitti, nato a Termoli il 9 marzo 1923, è stato forse il più geniale umorista/fumettista del secolo scorso, oltre che uno dei più prolifici, grazie anche al suo precocissimo ingresso nel campo dei comics, avvenuto nel 1939, all’età di sedici anni, ricorda il Catalogo. A vent’anni era già considerato uno dei più interessanti autori italiani e, grazie all’esperienza maturata, al seguito di numerose sperimentazioni personali di stile, tratto e segno, rimarrà sulla cresta dell’onda per tutta la vita, con una carriera che durerà quasi sessant’anni e che coinvolgerà molte generazioni di lettori che sapranno amarlo e apprezzarlo nonostante i mutamenti di gusto da parte del pubblico. Fino alla morte avvenuta a Roma il 3 dicembre 1997, e seguita dopo poche ore dall’amata moglie Floriana Jodice. Jacovitti viene così consacrato come protagonista dell’arte del XXI secolo, oltre che del fumetto.

Cocco Bill
Campagna elettorale per la Democrazia Cristiana

Curatrice della mostra la figlia Silvia assieme a Dino Aloi e Giulia Ferracci. Una gran parte delle sue opere ebbe come committente il mondo cattolico: dai disegni elettorali per la Democrazia Cristiana, fin dalla campagna elettorale del 1948 alla lunga collaborazione per il Vittorioso, giornalino cattolico per bambini e ragazzi, che negli anni ’50 fu uno dei tre poli di un duello in cui erano in campo anche il borghese-liberale Corriere dei Piccoli e il comunista il Pioniere. Gli esordi: “Il Vittorioso”, “100 personaggi”, “la Panoramiche” “Jac Erotico”, “il Diario Vitt”, “la Pubblicità”, “Opere inedite” e “gli Omaggi” sono le diverse sezioni cronologiche e tematiche con cui  si cerca di raccontare una produzione quanto mai poliedrica.

Era Giovedì 28 marzo 1957 quando uscì per la prima volta sul “Giorno dei Ragazzi” Cocco Bill Cow-boy bevitore di camomilla ispirato al belga Lucky Luke (che si incontra con Cocco in una vignetta esposta) e del suo inseparabile amico, Jolly Jumper creato da Morris, pseudonimo di Maurice de Bevere, fumettista belga che nel 1946 ha dato vita a questo favoloso personaggio e che, trasferitosi negli Stati Uniti per approfondire e conoscere da vicino i luoghi in cui ambientare le sue storie, conobbe l’autore francese René Goscinny con il quale iniziò una lunga collaborazione per lo sviluppo dei personaggi e delle avventure di Lucky Luke. Cocco Bill fu il suo personaggio più famoso, anche per aver fatto pubblicità ai gelati Algida. 

Ma sono esposte anche altre sue pubblicità: dalla Esselunga alla Esso e alle Ferrovie dello Stato, a parte animazioni per Carosello. Fece il famoso Diario su cui gli scolari appuntavano i compiti, che arrivò a vendere due milioni di copie l’anno, e i cui testi li realizzarono personaggi come Indro Montanelli, Roberto Gervaso o Sergio Zavoli. Illustrò libri, da Pinocchio a storie della medicina. Fece album di figurine.

Jacovitti erotico

Nel 1981 si mise anche a fare disegni erotici, in particolare un Kamasultra. Erano a loro volta una satira dell’ossessione sessuale, ma fecero arrabbiare gli editori cattolici del Diario. E allora Jacovitti si mise a realizzarli da solo, rifiutando ogni censura. “Sono liberale”, diceva. “Anarchico di centro” lo definisce Francesco Specchia in uno dei saggi del catalogo.

Intere generazioni sono cresciute modellando battute sul Cocco Bill che fermava un puma chiedendogli “Lei Puma” e poi mostrandogli il cartello “Vietato Pumare”. O che con uno sparo faceva ricadere tomahawk sul sedere di un indiano minaccioso chiosando “lascia l’ascia e accetta l’accetta”.

Jacovitti illustra Pinocchio

Una sezione della mostra sarà dedicata ai più piccoli con uno spazio di gioco dove sono esposte illustrazioni originali realizzate nel 1964 per Pinocchio, tra le opere più significative della sua carriera.

Per tutta la durata della mostra, inoltre, l’Ufficio Educazione proporrà attività per famiglie, e nel periodo del Carnevale 2024 saranno allestiti laboratori per scoprire l’arte del disegno insieme al fumettista Luca Salvagno.

Redazione 

 

 

 

 

 

 

La mostra avrà luogo dal 25 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024 dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19 (lunedì chiuso) presso il

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4a-8, 00196 Roma
Spazio EXTRA MAXXI https://www.maxxi.art/

 

 

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