Se le anomalie del turismo italiano preoccupano persino Federico Fubini…
SE ANCHE IL CORRIERE SI ACCORGE CHE LA BOLLA DEL
TURISMO STRANIERO È PERICOLOSA
“Una settimana a Paraggi con la moglie e i due figli ormai costerebbe almeno quattromila euro, mentre il turismo fa registrare balzi di fatturato del 20% rispetto al 2023. Benvenuti nell’Italia di oggi, al record di occupazione, di smarrimento e rabbia sociale”. Se le anomalie del turismo italiano preoccupano persino Federico Fubini, sul Corriere sera, allora significa che il livello di guardia è stato superato.
Fubini, tanto per ricordare, è il vicedirettore che ammise pubblicamente di aver nascosto la morte di 700 bambini greci a causa dell’austerità imposta da Bruxelles. Notizia censurata – spiegò – per non rafforzare le posizioni degli antieuropeisti. Cioè di coloro che protestavano perché gli euro cialtroni facevano morire di fame gli europei.
Ed anche questa volta Fubini ha aspettato un bel po’ per scrivere che il sistema turistico italiano non solo è una follia in termini economici, ma rischia di trasformarsi in una bomba sociale.
Perché una follia? Perché l’Italia dei maggiordomi di Washington ha trasferito questo atteggiamento dalla politica all’economia: un Paese di camerieri al servizio dei turisti yankee che possono permettersi gli assurdi prezzi imposti dagli operatori turistici. Ma, al contempo, si sono ridotti gli investimenti nei settori trainanti. Ricerca, sviluppo, tecnologia avanzata, innovazione. Tutto trascurato. I laureati, i ricercatori, gli studiosi se ne vanno all’estero mentre importiamo braccia. Per raccogliere pomodori o per pulire le camere in albergo.
“Nel 1992 – prosegue Fubini – il reddito per abitante negli Stati Uniti era di appena il 9% sopra a quello dell’Italia, in dollari correnti (secondo la Banca mondiale), mentre l’anno scorso era superiore del 113%”. Viva il lavoro povero, sostengono i famigli di Giorgia mentre sono a bordo della piscina del capo del governo.
È evidente che, in questo modo, ci si auto condanna alla marginalizzazione.
Però si creano anche le condizioni per una esplosione sociale. Certo, non siamo in Francia ed i gilet Gialli sono sostituiti da pecore di ogni colore. Però anche le pecore, pur nella loro vigliaccheria, dopo un po’ si stancano di dover lavorare tutto l’anno senza potersi permettere pochi giorni di vacanza nei consueti luoghi frequentati da sempre. Perché i posti più belli sono riservati agli stranieri altospendenti mentre gli italiani del lavoro povero possono permettersi la spiaggia libera vicino alla discarica, il paesino brutto senza iniziative, la pensioncina sporca in località irraggiungibili e prive di attrattive.
Ma Santanchè esulta per gli arrivi di turisti stranieri. Gli hotel 5 stelle pure. Però a giugno e nella prima parte di luglio molti hotel della Riviera avevano camere libere e gli stabilimenti balneari avevano molti ombrelloni chiusi. Le pecore italiane erano rimaste a casa.
