”“Se l’è cercata!”. Una delle frasi considerate simbolo di un maschilismo intollerabile
“SE L’È CERCATA”
ed i responsabili della mancata lotta alla
criminalità si indignano contro chi invita alla prudenza
“Se l’è cercata!”. Una delle frasi considerate simbolo di un maschilismo intollerabile. Perché – spiegano nei corsi di deontologia professionale per giornalisti – una donna ha il sacrosanto diritto di vestirsi come vuole e di girare a qualunque ora della notte in qualsiasi quartiere di una città. Giustissimo, e senza alcun intento ironico.
Però se il diritto viene proclamato da un magistrato(1), allora no. Non è più né giusto né, tantomeno, accettabile come teorema. Perché è una palese menzogna, una menzogna indecente e davvero fastidiosa. Perché, in determinati quartieri di ogni grande città italiana, nelle ore notturne non si può circolare. Non possono farlo donne abbigliate in modo che qualche delinquente definisce “provocatorio”, non possono farlo donne con il burqa, non possono farlo uomini soli se non particolarmente esperti in arti marziali.
Lo sanno tutti, tranne i magistrati che si indignano per la frase “se l’è cercata” invece di indignarsi perché i loro colleghi lasciano in libertà i criminali che rendono i quartieri infrequentabili.

Perché il “se l’è cercata” vale per le donne e per gli uomini, senza alcuna distinzione di sesso, se affrontano disarmati situazioni di oggettivo pericolo. Ed allora bisognerebbe sanzionare non chi invita ad una maggiore prudenza bensì chi non fa nulla per eliminare i rischi, per punire i criminali, per toglierli dalle strade restituendo le città alle persone libere di vestirsi come vogliono e di tornare a casa all’ora che preferiscono.
È troppo facile, e banale oltre che falso, nascondersi dietro l’interpretazione di un invito alla prudenza come se si trattasse di un giudizio di carattere morale. Perché la stessa frase, “se l’è cercata”, viene utilizzata quando un escursionista ha un incidente in montagna e si scopre che era salito con scarpe da città. O quando un velista della domenica esce in mare quando le condizioni del tempo sono proibitive.
Con la differenza che le condizioni del mare o della montagna non dipendono dalle decisioni dei magistrati. La presenza di criminali per le strade delle città, invece sì.

(1) Approfondimenti del Blog

diventa “consenziente”