”Una lingua “morta” che però continua a godere di ottima salute. Quante volte, nel parlare e nello scrivere, adoperiamo termini latini o di provenienza latina?
Castigat ridendo mores
Domenico Biancolelli era un Arlecchino bolognese (XVII secolo) bravissimo nell’improvvisare, secondo gli schemi della commedia dell’arte, frottole e monologhi, prendendo lo spunto da qualunque cosa gli capitasse in mano. Una sera preso un fiasco improvvisò una chiacchierata che, caso stano, non fece ridere il pubblico. Irritato per la magra figura, il Biancolelli disse al fiasco: «È colpa tua se non mi applaudono» e lo buttò via. Da allora, quando un attore fallisce la scena, si dice «Ha fatto il fiasco d’Arlecchino» e più semplicemente «Ha fatto fiasco». L’espressione ha trovato fortuna in Francia, dove si dice tuttora faire fiasco. Ma non minor fortuna ebbe il Biancolelli che, fiasco a parte, fu chiamato a Parigi con la sua compagnia dal cardinal Mazarino. Pregato dal Biancolelli, il letterato Jean de Santeul dettò un motto latino da scrivere sul busto di Arlecchino che ornava il proscenio della Comédie Italienne: Castigat ridendo mores, ridendo corregge i costumi.
La risata, meglio ancora il sorriso, che è un riso sorvegliato dall’autoironia, è la medicina migliore per i nostri difetti. È un sedativo che placa le smanie dell’intolleranza, un bisturi che sgonfia gli ascessi della retorica, un lassativo che ci libera dalle ideologie maldigerite. A questo punto vorrei fare una distinzione fra umorismo e satira. L’umorista è un tizio che sorride delle follie del mondo, ma non crede alla sua perfettibilità, perciò si rifugia in un indulgente, elegante, scetticismo, al riparo da ogni illusione. Al contrario, il satirico usa l’arma del riso, il sarcasmo, la caricatura, per aggredire il mondo e cambiarlo. Canzona e fustiga la società perché crede sia possibile migliorarla, si batte per questo scopo e non demorde, sebbene riceva continue delusioni. Insomma, è un ottimista con rabbia. L’umorista è un pessimista con serenità.
Giulio
28 Maggio 2020 a 21:16
Casigat o casican? Un minimo di attenzione non guasterebbe, perché poi “la risata… è un lassativo che ci libera dalle ideologie maldigerite”. Urca ?
Riccardo Alberto Quattrini
29 Maggio 2020 a 11:49
Non si hanno mai occhi e attenzione a sufficienza. Grazie per la segnalazione del refuso.