”Una lingua “morta” che però continua a godere di ottima salute. Quante volte, nel parlare e nello scrivere, adoperiamo termini latini o di provenienza latina?
Repetita iuvant.
Le cose ripetute giovano. Eppure ci sono dei giornalisti che ritenendo un reato di lesa maestà letteraria ripetere una parola a breve distanza, si taglierebbero una mano piuttosto di scrivere, nello stesso periodo, due volte la parola «neve»; pertanto ricorrono a leziose perifrasi come «la bianca visitatrice», «il candido lenzuolo». E se una scimmia fugge dallo zoo, tre righe sotto leggiamo che «per fortuna le guardie hanno bloccato il primate prima che spaventasse i bambini che stavano uscendo dalla scuola». All’autore di questa prosa non passò per la mente il sospetto che il primate è anche il vescovo della sede più importante d’una nazione cattolica. Cosicché alla fine della notizia il diciamo, vescovo veniva, con sollievo generale, ricondotto nella sua gabbia. «Voi professori» ha scritto Pitigrilli nel Dizionario antiballistico «avete inventato l’Arpinate, l’Urbinate, l’Astigiano, per la vigliaccheria di non ripetere Cicerone, Raffaello, Alfieri. Siete rimasti a “quest’ultimo”. In una lettera a un cliente dove si parli di un pacco spedito a bagaglio, schiavi come siete del pregiudizio che si debbano evitare le ripetizioni, ricorrete alle complicate espressioni “questo, quello, quest’ultimo, il primo” costringendo il destinatario a calarsi con la lanterna del minatore negli abissi del periodo precedente, per scoprire se quello e questo alludono al pacco spedito a bagaglio, o al pacco spedito a grande velocità.»
C’è tuttavia gente alla quale le ripetizioni non giovano. Al portiere che ha miracolosamente parato un calcio di rigore non giova affatto che l’arbitro lo faccia ripetere, causa un’irregolarità nella posizione degli altri giocatori. Lo studente considera grave iattura ripetere la classe. Quando la mamma ripete con troppa insistenza, al figlio che va soldato, «metti la maglietta di lana» l’altro, per reazione, butta via anche quella di cotone.