”La situazione in Ucraina sta precipitando

SOLDATI NATO UCCISI DAGLI UCRAINI: TUTTO SI VA SFASCIANDO
La situazione in Ucraina sta precipitando. Gli strateghi occidentali dal basso della loro sostanziale incompetenza aspettavano l’inverno per avere ristoro dal carnaio che avevano creato con le loro illusioni e il loro cinismo: pensavano di stabilizzare il fronte facendo credere alle loro vittime indirette che sono poi i cittadini degli stati occidentali, che la situazione era sotto controllo, Invece i russi continuano a darci dentro e hanno intensificato le operazioni volte a distruggere i depositi di armamenti e di missili, apportando nel contempo sempre nuoci miglioramenti alle loro armi così che gli occidentali non riescono a starci dietro. Questa settimana è stata davvero un armageddon sia su Odessa che in altre parti del fronte mentre le truppe di terra russe stanno passando dalla difesa a un modulo più aggressivo.
Ma il fatto è che proprio l’Ucraina come Paese sta scricchiolando in maniera sinistra: la recente campagna di reclutamento forzato è stato un totale fallimento, ha raggiunto solo il 13 per cento degli obiettivi prefissati e da 200 mila persone che si pensava di reclutare ne sono arrivate meno di 30 mila, di fatto non ci sono più giovani sono stati sacrificati da Zelensky per ubbidire ai carnefici americani ed europei e questo significa anche che le cifre dei caduti sono pure balle dell’informazione occidentale: altro che 100 mila morti, sono almeno il quadruplo se è vero che il 69 per cento degli ucraini ha da uno a tre parenti uccisi in combattimento. La strage è tale che ormai le truppe di Kiev cominciano a ribellarsi: ieri è apparso un video su Telegram che mostra due persone di lingua inglese (dall’accento e dalla sguaiataggine sembrano americane) che escono da un bunker e cercano di persuadere due soldati ucraini in ritirata a tornare alle loro linee. E gli ucraini li hanno fatti fuori, probabilmente prima che accadesse il contrario. Ciò conferma le voci che circolavano già da giorni sull’uccisione di sodati Nato (spacciati per mercenari) e sul ruolo che queste truppe occidentali hanno avuto nell’inutile massacro costringendo gli ucraini ad andare all’assalto mentre loro dalle retrovie sparavano a chiunque si ritirasse. Francamente non piangerei sul loro destino.
Il breve filmato di questo episodio che è anche su Rumble insieme a ciò che viene riferito ormai da qualche settimana su analoghi episodi rendono chiare le ragioni per cui oggi si comincia sotterraneamente a cercare la pace e che persino Arestovich un ambiguo personaggio ex consigliere di Zelensky che ambisce a sostituirlo scrive: “È vero che una parte significativa della responsabilità per la fiducia del cittadino medio nella nostra vittoria rapida e bella ricade su di me personalmente. Ma non sto fuggendo da questa responsabilità. Ho creato l’illusione in quel momento in modo che potessimo sopravvivere e oggi la sto distruggendo affinché possiamo sopravvivere ulteriormente”. Insomma, un furbacchione che probabilmente è l’uomo che gli Usa vorrebbero per cancellare Zelensky e dunque mettere in piedi colloqui di pace.
Naturalmente non è che la pace in sé interessi a Biden e tanto meno all’America imperiale: un Paese che stato in pace solo 7 anni su oltre due secoli non può smentire il suo cervello rettile, ben custodito da fondazioni, istituti, enti, organizzazioni che fanno riferimento al capitalismo totale e globale. No, la pace non c’entra nulla: Washington ha solo compreso che la Russia si sta avviando verso una schiacciante vittoria e dopo aver snobbato la pace almeno tre volte negli ultimi due anni, adesso vuole usarla per fermare la Russia prima che essa dilaghi e prima che l’indecente narrazione occidentale vada completamente di traverso. Ma bisogna vedere se Mosca accetterà di sedersi a un tavolo di una pace che gli altri hanno sempre rifiutato: non è questione di discutere le acquisizioni territoriali, Donbass e Crimea, che sono del tutto scontate ma dell’esistenza stessa di un’Ucraina che non sia completamente neutrale e disarmata, Ovvio che gli americani concederanno tutto pur di tenersi un territorio ancora disponibile per essere trasformato in un avamposto contro la Russia. Ma il fatto è che proprio questo non è negoziabile con la Russia.
