Tra le righe, sbuca un funzionario dell’UE con l’elmetto d’ordinanza e la pila in mano, intento a spiegare che “la sicurezza parte dalla chiusura delle finestre” in caso di fungo atomico. 😊
SOPRAVVIVERE ALL’UE E ALLE SUE RAZIONI DI GUERRA
Il Simplicissimus
Mentre Bruxelles prepara il cittadino europeo al peggiore degli scenari con la grazia di un volantino da supermercato in tempo di carestia, l’autore ci guida con sarcasmo corrosivo attraverso l’assurdità delle direttive emergenziali dell’Unione. Dalla pila “da tenere a disposizione” alle scorte per tre giorni, passando per finestre da chiudere e raccomandazioni lanciate in inglese da ministre francofone, questo scritto è una guida alla sopravvivenza mentale prima ancora che fisica. Una satira affilata come un coltellino svizzero (pardon, europeo), che fa ridere mentre ci ricorda che, forse, l’Europa unita nella paura è ancora più grottesca di quella divisa dagli interessi. (f.d.b.)
All’inizio volevo divertirmi a prendere per la giusta parte anatomica, l’unica del resto ravvisabile, i consigli dell’Ue per le emergenze e per la guerra con la Russia che Bruxelles vuole, evoca e spera in un delirio di disperazione. Sembra di sognare sentendo la ministra per gli stati di crisi, tale Hadja Lahbib, dirci, naturalmente in inglese, che dobbiamo avere scorte di acqua e di cibo per tre giorni, tenerci una pila a disposizione e chiudere le finestre. Basta questo per scampare a una guerra nucleare, secondo quella squadra di idioti che si chiama Commissione europea e che ora vuole trasformarci tutti in boy scout con tanto di manuale delle giovani marmotte. Ovviamente, se ci arrivasse in testa una testata nucleare, le finestre non ci sarebbero più e le nostre molecole vagherebbero nell’aria assieme a quelle del cibo accuratamente conservato come vuole l’Unione. E anche se fossimo ai bordi della deflagrazione dopo i fatici tre giorni cosa accadrebbe visto che saremmo comunque esposti alle radiazioni? Ma questi sono piccoli e trascurabili particolari per il gruppo di mentecatti che ci governa e che ogni giorno si inventa qualche follia.

Di fronte a queste gag irresistibili, a queste esternazioni infantili di demenza e di miseria intellettiva, scappa da ridere, ma da troppo tempo ci siamo raccontati che “una risata li seppellirà”: battute su tutto, scherzi su ogni cosa, però nessuna risata ha detronizzato Berlusconi che era già di suo un uomo ridicolo o Renzi il killer dell’articolo 18 che “spiccava” inglese come un soldato del Padrino o baffino con i suoi risotti in barca o Draghi la cui produzione di sussiegose idiozie era continua come in un catena di montaggio. Loro invece hanno seppellito noi mentre scherzavamo. Del resto è ben noto che il regime fascista mentre era attentissimo a reprimere ogni contestazione seria era invece di manica larga nei confronti delle battute che circolavano sul regime: sapeva che si trattava di sfoghi che alleggerivano la pressione e che più si rideva, meno si agiva.
Così francamente non mi sento affatto di scherzare di fronte al nuovo trionfo di feroci mattane che andrebbero invece prese molto sul serio, perché mentre fanno i matti vogliono semplicemente impoverirci, come dei volgari scippatori. Non solo di soldi, ma di diritti e di democrazia. Vogliono capire fino a che punto possono spingerci. Bisognerebbe far sapere loro che hanno passato il segno e che non siamo più disposti a tollerare questa merda. E quanto alle razioni di riserva che se le mettessero dove sanno, perché in realtà l’unico pericolo che ci sovrasta è proprio questa Unione. È a questa che dobbiamo sopravvivere non certo alla Russia o a qualunque altro.
