No, non intendo parlare della follia…

STORIE DI ORDINARIA FOLLIA


No, non intendo parlare della follia, di quel vento, turbinoso, di follia che sta soffiando sul mondo della politica. Soprattutto nel nostro, cosiddetto, Occidente Collettivo.

E non intendo farlo, perché non basterebbe un articoletto qui, su Èlecto. Ci vorrebbe un’enciclopedia… la Treccani…

Basti pensare alla tragicommedia di queste ore per rieleggere Ursula Von Leyen. La peggior presidente di tutta la storia, non particolarmente gloriosa, della Commissione Europea. Arrogante, implicata in affari poco chiari, inquisita per l’affare dei vaccini. Guerrafondaia al servizio, palese, dell’industria degli armamenti…

Eppure, ascoltate Tajani. E anche la Meloni.

Roba da farmi rimpiangere il prof. Prodi.

E non parliamo delle lotte in America per riproporre Biden come Presidente. Ad ogni apparizione appare sempre di più come una, triste, caricatura. O una statua del Museo delle cere.

Eppure…

Caricatura di re Carlo D’Inghilterra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma lasciamo stare queste, enormi e conclamate, follie politiche. E prendiamo una notiziola da poco. Che ci viene dalla Gran Bretagna. Dal felice regno di re Carletto. Che sembra, con la corona di sghimbescio in testa, anche lui una caricatura. Disegnata da qualche repubblicano irlandese particolarmente malevolo.

Dunque, nel “felice” regno, c’è un nuovo Premier.  Keir Starmer  Laburista. Ma questa è la solo una sigla, ché per tutte le cose davvero importanti è perfettamente in linea con il suo predecessore Tory. Guerra in Ucraina, sostegno alle “politiche” di Netanyahu a Gaza…insomma, per dirla con il giovane Tancredi, nel “Gattopardo”, tutto è cambiato perché non cambi nulla.

Però una cosa il nuovo governo laburista la sta facendo. Abbassare la maggiore età, e quindi concedere il diritto di voto, ai sedicenni.

Grandioso!

Certo, questa è la generazione più matura della storia. Adusa a fatiche, sacrifici, lotta per la vita. Lavoro.

A questi gli Spartani, o anche i piccoli schiavi di miniere e fabbriche descritti da Dickens – sempre meravigliosa ed equa la liberaldemocrazia anglosassone – gli fanno un baffo.

Volete mettere… i maranza, le giovanissime aspiranti Tik Toker… e c’è molto di… meglio.

Keir Starmer

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Generazione perfetta dal punto di vista elettorale. Totalmente (dis)informata da media e social. E drogata, oltre che da sostanze chimiche, da un, costante, bombardamento virtuale. Che crea una dipendenza certo più profonda, e assoluta, del vecchio LSD.

Elettorato perfetto. Sudditi ideali.

E, poi, trovo estremamente divertente la coerenza del governo laburista. Che, contestualmente, vara un progetto di legge che vieta ai nati dal 2008 il fumo delle sigarette. Acquisto e consumo.

Dunque, questi giovani sono maturi per votare. E, in Gran Bretagna, felice regno di Carlo III, possono, se non erro, anche decidere di cambiare sesso.

Ma non possono accendersi una sigaretta. Quello no…perché nuoce alla loro salute, e a quella di chi sta loro vicino.

Naturalmente il divieto vale per il tabacco. Non sia mai che un governo progressista si sogni di porre restrizioni al consumo di ben altre sostanze. Sarebbe ledere la libertà, capperi!

Questi, dunque, sono maturi per tutto, tranne che per fumare una Marlboro o una Gitanes…

Maturi per votare. Per guidare un’auto. Per drogarsi. Mutare… genere.

E, probabilmente, per andare prossimamente al fronte a combattere e morire per Zelensky e gli interessi dell’Alta finanza internazionale.

Ma fumare no. Quello nuoce gravemente alla salute. E va proibito. Punto.

E, poi, ditemi che non devo trovare simpatici i, selvaggi, Ceceni di Kadyrov. O i Pasdaran iraniani.

Saranno quello che saranno, ma rappresentano ancora mondi dove le cose hanno una loro… logica.

Redazione Electo
Andrea Marcigliano

 

 

 

 

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