Gli straccioni italiani delle città del Nord…

STRISCE BLU E TICKET PER I SENTIERI: GLI SPECULATORI

CONTRO LA CULTURA DELLA MONTAGNA


Gli straccioni italiani delle città del Nord si erano illusi di poter sostituire le vacanze sempre più costose con brevi fughe verso i vicini monti. Passeggiate nei boschi, sui sentieri di alta quota, respirando aria pura. E tutto questo pagando soltanto la benzina per l’auto, le folli tariffe dell’autostrada e il minimo indispensabile per acquistare una bibita fresca nei paesi all’imbocco dei sentieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Niente da fare. È partita l’offensiva di coloro che non sopportano il turismo povero. Curiosamente sono gli stessi che adorano il lavoro povero. E forse non è una coincidenza.

Dunque, con l’alibi di offrire maggiori risorse ai comuni alpini, lorsignori hanno iniziato una campagna di stampa per trasformare ogni spazio disponibile in un parcheggio a pagamento. In cambio di servizi migliori, si giustificano. Peccato che, dopo, i servizi restino sempre gli stessi.

E poi, non vuoi mettere un biglietto di ingresso sui sentieri? È il minimo. Perché deve essere chiaro a tutti che nulla è gratis. Vero, ma per la tutela dell’ambiente si pagano già le tasse. Per pagare, tra l’altro, gli stipendi ai dipendenti pubblici che dovrebbero occuparsene. Le nuove iniziative sarebbero solo balzelli ulteriori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Ma al mare si pagano le spiagge, dunque è giusto pagare per andare in montagna”, sostengono i tifosi del turismo altospendente. Ma non spiegano mai come dovrebbe vivere l’estate una famiglia media, magari con figli. Perché tutti i fans dei parcheggi a pagamento e dei biglietti di accesso alla montagna dovrebbero fare i conti con le retribuzioni, con il costo della vita, con le spese per la scuola. E, a quel punto, dovrebbero avere il coraggio di dire ciò che pensano davvero: la vacanza non è un diritto ma un privilegio, riservato agli oligarchi ed ai loro lacchè. Ma l’introduzione di biglietti e balzelli vari renderebbe davvero la montagna una sorta di parco divertimenti per ricchi. Priva di cultura, di particolarità, di diversità. Una Disneyland d’altura e su un piano inclinato.

D’altronde la banda delle strisce blu cosa ne sa di tradizioni, di radici, di culture?

Redazione Electo
Ala.de.granha

 

 

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