”Acchiappate San Nicola, è un collaborazionista filorusso, un infiltrato di Putin… …
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Le donne che leggono sono più sensuali di quelle che sfilano sul lungomare. Hanno l’eleganza nell’anima
“Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.” (Martha Rivera Garrido)
Ed Harrington sta per sconvolgere l’idea che avevamo di alcuni dei personaggi della cultura pop che tanto abbiamo seguito durante la nostra infanzia.
L’illustratore immagina la vita segreta di personaggi popolari e presenta una serie di immagini completamente inaspettate. Chi poteva immaginare che He-Man indossasse una parrucca? O che Chewbacca si radesse le gambe? Per non parlare delle sorprendenti orecchie di Topolino!?
Mentre il famoso dipinto di Johannes Vermeer la “Ragazza col turbante”, meglio conosciuto come la “Ragazza con l’orecchino di perla”, è in prestito al Rijksmuseum di Amsterdam per una grande mostra dedicata al pittore che terminerà a giugno, il museo Mauritshuis espone al suo posto un’interessante installazione digitale chiamata My Girl with a Pearl. L’installazione propone 170 diverse interpretazioni del capolavoro di Vermeer del 1665, risultato di un bando aperto lo scorso anno che ha raccolto quasi 3.500 proposte da tutto il mondo.
My Girl with a Pearl sarà in mostra fino al 1° aprile, data in cui sarà sostituita dal dipinto originale di ritorno da Amsterdam. Se avete programmato un viaggio all’Aia in questo periodo non potete assolutamente perderla, altrimenti sappiate che su Instagram sono presenti decine di interpretazioni. Intanto, date un’occhiata ad alcune delle più interessanti di seguito, e diteci quali preferite nei commenti o votatele cliccando su “mi piace”!
Jack Vettriano è un autodidatta e non lo nasconde. Nato da una famiglia povera: “dovevo dividere un unico letto con mio fratello maggiore” racconta; così il futuro artista è spinto a lavorare fin da ragazzino. Lasciati gli studi a 16 anni, diviene apprendista minerario e comincia a dipingere negli anni Settanta con un set di acquerelli ricevuti in regalo per il suo ventunesimo compleanno. I suoi primi lavori sono firmati Jack Hoggan e sono più che altro riproduzioni di impressionisti. Dopo quattordici anni, riesce ad esibire le sue opere professionalmente.
“Dipingo quello che si muove in me, la sensualità”
«Ricevo moltissime lettere da parte di persone che si immedesimano nei miei quadri. C’è addirittura una coppia di amanti che usa un mio libro per dare vita ai loro incontri. Lui dice a lei di vestirsi come nel quadro di una certa pagina e poi si danno appuntamento per far rivivere quell’atmosfera». Lo dice così, Vettriano, con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere perché abituato a mettere in mostra il proprio mondo fatto di fantasie, ossessioni e sentimenti passionali.
Questo fenomeno attirò in maniera sempre maggiore l’attenzione soprattutto dei lettori uomini, e in particolare registrò un incredibile successo fra i soldati impegnati al fronte, che usavano appendere le fotografie di queste ragazze nei loro armadietti o nelle loro tende di accampamento.
Lorenzo Lotto è uno dei pochi artisti di cui, grazie alla conservazione di numerosissima documentazione, anche “privata” possiamo ricostruire in modo efficace la personalità
Ci prendiamo un weekend per ritemprarci un poco.
“La cultura. La destra ce l’ha, la sinistra l’ha smarrita”.
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