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Home Archivi Tag Alessandro Manzoni

Archivi Tag Alessandro Manzoni

CULTURA

«MANZONI IL PATRIOTA»

Di Marcello Veneziani
11 Febbraio 2022
0
461

”La passione di Alessandro Manzoni per l’Italia, per la sua redenzione e la sua indipendenza fu costante …

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CULTURA

«MANZONI, CHI L’HA PIÙ VISTO?»

Di Marcello Veneziani
28 Gennaio 2021
0
955

”Manzoni, chi era costui? È finito nell’oblio lo scrittore italiano per antonomasia, che accompagnò l’unità d’Italia e il su…

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CONSIDERAZIONI GIORNALIERE IN PILLOLE

ERDOGAN VINCE CON IL VENTO DI MOSCA
   Terzo mandato per Recep Tayyip Erdogan, che ha vinto nuovamente le elezioni presidenziali in Turchia. Erdogan, a conclusione dello scrutinio dei voti del ballottaggio, ha ottenuto il 52,1% delle preferenze contro il 47,9% dello sfidante Kemal Kilicdaroglu. Il leader turco si assicura in questo modo il potere per altri 5 anni, fino al 2028 […] La Russia è il primo fornitore di gas della Turchia, coprendo il 33% del totale, il suo terzo partner commerciale (dopo Germania e Cina) con un interscambio del valore di 34,7 miliardi di dollari nel 2021 nonché il primo Paese per presenze turistiche nella penisola anatolica, assicurando il 19% del totale dei turisti nell’ultimo anno. Continua a leggere

ARRIVA IL DIVERSITY EDITOR PER NUOVE CENSURE ED ALTRI CROLLI DI VENDITA DE LA BUSIARDA (LA STAMPA)
In attesa che l’intelligenza artificiale svuoti le redazioni dei giornali, alla Busiarda (La Stampa) hanno pensato bene di svuotare il parco dei lettori. Certo, provvedeva già la direzione di Giannini a far crollare le vendite, ma si poteva fare di più. E lo si è fatto. È arrivato l’arrotino. Magari. No, è arrivato il Diversity Editor, ossia il nuovo responsabile della censura in salsa woke e bagna cauda. […] … il Diversity editor interviene per far cacciare da un giornale i giornalisti bianchi, e magari addirittura etero, perché troppo numerosi rispetto alle varie minoranze etniche o sessuali. […] La competenza, la capacità di informare, l’onestà intellettuale non contano assolutamente più nulla. Conta solo il gruppo di appartenenza. Continua a leggere
NETFLIX, COME TI CONTROLLO ATTRAVERSO IL DIVERTIMENTO
Controllare il divertimento per modificare il comportamento ed il modo di pensare. È ciò che sta facendo Netflix e che viene accuratamente descritto nel libro di Édouard Chanot “L’impero Netflix. […] E lo fanno anche tecnicamente bene. D’altronde, come spiega Chanot, Netflix strapaga i suoi dipendenti fondamentali. E li “lascia andare” senza tentativi di trattenerli quando i risultati non sono soddisfacenti in termini di qualità ma anche valutando i numeri del pubblico. […] Forse un caso, forse un segnale che il vento è cambiato tra il pubblico ed il business deve tenerne conto. Senza, comunque, farsi troppe illusioni. Perché le varie piattaforme continuano a proporre eroi della mitologia greca interpretati da afroamericani; la regina Cleopatra, di origini macedoni, diventata africana; la Sirenetta nordica improvvisamente abbronzata. E poi lgtbq+ come se piovesse. Continua a leggere
MEGA CANALE NAVIGABILE IN CINA. ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA IN INDIA. E IN ITALIA SI LITIGA PER UN PONTE…
Pinglu. È il nome del nuovo, colossale, canale artificiale che la Cina sta costruendo nel Sud del Paese per migliorare la logistica e favorire un ulteriore sviluppo nei rapporti commerciali con i Paesi Asean. Un’opera al cui confronto il ponte sullo stretto di Messina appare poco più di un gioco per bambini. Sono più di 130 km di canale in grado di ospitare navi sino a 5mila tonnellate. […] Evidentemente manca, in Asia, quella lungimiranza tipicamente italiana che aveva portato a smantellare, nel dopoguerra, la rete ferroviaria capillare sviluppata da Mussolini in perfetta eredità di Cavour. Ma i governi democratici dovevano cancellare il fascismo ferroviario e garantire montagne di utili alla Fiat attraverso l’obbligo del trasporto su gomma. Continua a leggere

BOOM DEGLI ACQUISTI ONLINE? NO, È SOLO EFFETTO INFLAZIONE
   Nel 2023 gli acquisti online di prodotto valgono circa 35,2 miliardi di euro, +8% rispetto al 2022. […] Tra i settori rappresentativi del Made in Italy, l’Abbigliamento (capi di vestiario, scarpe e accessori) cresce del +11% rispetto al 2022 e raggiunge un valore di 5,8 miliardi di euro. […] La categoria Beauty&Pharma, che riunisce al suo interno sia i prodotti farmaceutici che quelli destinati alla cura e l’igiene della persona, raggiunge i 2,4 miliardi di euro, +10% rispetto al 2022. […] “Ci troviamo in una fase di consolidamento del ruolo dell’online nell’acquisto di prodotti in Italia: sebbene gli italiani stiano progressivamente ritornando a frequentare i negozi fisici, non sono disposti a rinunciare a quei servizi a cui si sono abituati acquistando online durante i lunghi periodi di lockdown, come la possibilità di ricevere a casa un prodotto in tempi brevi o di restituirlo facilmente”. Continua a leggere

LA CULTURA DELLA GAUCHE ARCOBALENO? CANCELLARE IL PASSATO PER NASCONDERE IL NULLA DEL PRESENTE
   Non ci sono dubbi sul colore della cultura gauchista in epoca Schlein. Anzi, sui colori: quelli dell’arcobaleno. Un’immagine bella, affascinante, che piace ai grandi ed ai piccini. Ma effimera. Arriva dopo il temporale e poi svanisce. Impalpabile. L’unica differenza con la proposta culturale della sinistra arcobaleno è che quello vero piace a tutti, la cultura gauchista invece no. […] Facciamo casino, insomma, per nascondere il nulla che c’è alla base dell’arcobaleno. Mettiamo al bando il maschilista Canova ed il razzista Shakespeare perché, nonostante gli sforzi, non riusciamo ad inventarci uno scultore credibile di arte fluida e non riusciamo a trasformare Ariete in una cima del pensiero contemporaneo. […]. Continua a leggere

Zelensky & Meloni I NO PAX
   Politicanti, giornalistucoli e pseudo esperti ci trascinano giorno dopo giorno dentro una guerra, che, oltre al conflitto con la Russia, prevede quello con la Cina.
Hanno creato ad arte false categorie: pro Putin e contro Putin; mentre gli italiani vogliono una sola cosa: la pace.
Chiamiamo questa gente con il loro nome: I NO PAX. Continua a leggere 
RICERCA RILEVA TRACCE DI MICROPLASTICHE NELLO SPERMA UMANO. “MA CHE BEL BIMBO, SEMBRA UN BAMBOLOTTO” (FONTE CICCIOBELLO)

UNDICI INNOCENTI DOMANDE AGLI ATLANTISTI. CONTINUA LA LETTURA

DONNE CHE LEGGONO, LA BELLEZZA DELLA LETTURA NELLE OPERE D’ARTE

Le donne che leggono sono più sensuali di quelle che sfilano sul lungomare. Hanno l’eleganza nell’anima

“Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive…

Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.

Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.

Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.

Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.

Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.

Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.

Mai.” (Martha Rivera Garrido)

 

 

ARTISTA MOSTRA I PERSONAGGI DELLA NOSTRA INFANZIA COME NON LI ABBIAMO MAI VISTI

Ed Harrington sta per sconvolgere l’idea che avevamo di alcuni dei personaggi della cultura pop che tanto abbiamo seguito durante la nostra infanzia.

L’illustratore immagina la vita segreta di personaggi popolari e presenta una serie di immagini completamente inaspettate. Chi poteva immaginare che He-Man indossasse una parrucca? O che Chewbacca si radesse le gambe? Per non parlare delle sorprendenti orecchie di Topolino!?

https://www.keblog.it/

 

 

 

IL MUSEO MAURITSHUIS ESPONE UN’INTERESSANTE INSTALLAZIONE DIGITALE CHIAMATA MY GIRL WITH A PEARL

Mentre il famoso dipinto di Johannes Vermeer la “Ragazza col turbante”, meglio conosciuto come la “Ragazza con l’orecchino di perla”, è in prestito al Rijksmuseum di Amsterdam per una grande mostra dedicata al pittore che terminerà a giugno, il museo Mauritshuis espone al suo posto un’interessante installazione digitale chiamata My Girl with a Pearl. L’installazione propone 170 diverse interpretazioni del capolavoro di Vermeer del 1665, risultato di un bando aperto lo scorso anno che ha raccolto quasi 3.500 proposte da tutto il mondo.

My Girl with a Pearl sarà in mostra fino al 1° aprile, data in cui sarà sostituita dal dipinto originale di ritorno da Amsterdam. Se avete programmato un viaggio all’Aia in questo periodo non potete assolutamente perderla, altrimenti sappiate che su Instagram sono presenti decine di interpretazioni. Intanto, date un’occhiata ad alcune delle più interessanti di seguito, e diteci quali preferite nei commenti o votatele cliccando su “mi piace”!

https://www.keblog.it/

JACK VETTRIANO, INCONTRI OCCASIONALI LUNGO LE SPIAGGE

Jack Vettriano è un autodidatta e non lo nasconde. Nato da una famiglia povera: “dovevo dividere un unico letto con mio fratello maggiore” racconta; così il futuro artista è spinto a lavorare fin da ragazzino. Lasciati gli studi a 16 anni, diviene apprendista minerario e comincia a dipingere negli anni Settanta con un set di acquerelli ricevuti in regalo per il suo ventunesimo compleanno. I suoi primi lavori sono firmati Jack Hoggan e sono più che altro riproduzioni di impressionisti. Dopo quattordici anni, riesce ad esibire le sue opere professionalmente.

“Dipingo quello che si muove in me, la sensualità”

«Ricevo moltissime lettere da parte di persone che si immedesimano nei miei quadri. C’è addirittura una coppia di amanti che usa un mio libro per dare vita ai loro incontri. Lui dice a lei di vestirsi come nel quadro di una certa pagina e poi si danno appuntamento per far rivivere quell’atmosfera». Lo dice così, Vettriano, con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere perché abituato a mettere in mostra il proprio mondo fatto di fantasie, ossessioni e sentimenti passionali.

 

LE FAMOSE PIN-UP DI GIL ELVGREN DEGLI ANNI ‘50

Con il termine di pin-up (termine di lingua inglese traducibile con “da appendere”) si indicano generalmente le ragazze – solitamente procaci, ammiccanti e sorridenti – fotografate in abiti succinti le cui immagini, durante il primo conflitto mondiale, iniziarono a diffondersi su molte riviste settimanali degli Stati Uniti, per iniziativa del presidente Thomas Woodrow Wilson, il quale aveva istituito la Division of Pictorial Publicity, con lo scopo di ideare stimoli visivi per convincere gli uomini ad arruolarsi.Gil Elvgren nacque il 15 marzo 1914 a St. Paul, Minnesota. Il padre, Alex Aner Elvgren, svedese, aveva un negozio di vernici e tappezzeria. Fin da piccolo Elvgren manifestò tendenze artistiche dedicandosi alla pittura, ad intagliare il legno e a costruire modellini di aerei. Durante l’adolescenza sviluppò un grande interesse per i giochi matematici e si dedicò anche molto allo sport, soprattutto al football e al golf.

Questo fenomeno attirò in maniera sempre maggiore l’attenzione soprattutto dei lettori uomini, e in particolare registrò un incredibile successo fra i soldati impegnati al fronte, che usavano appendere le fotografie di queste ragazze nei loro armadietti o nelle loro tende di accampamento.

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