”Dunque… parliamo di donne …
”Dunque… parliamo di donne …
”Verso l’unico neutro? L’obiettivo della dilagante cultura della cancellazione è la distruzione di ogni identità sino …
”La contraddizione della donna moderna nasce dal fondamentale oblio di se stessa. La “superdonna moderna” vuole …
”La bellezza è “un’arma a doppio taglio”, che può ferire a morte colui e colei che la possiede. E non è certo un…
”“Ho tenuto in serbo la tua ombra, spero non si sia sgualcita. Va cucita, lo faccio io, è un lavoro da donna”. (Peter Pan, J…
”L’abito è un’estensione della pelle che cela ed esibisce il corpo al tempo stesso. Va da sé che tale protesi e tale prolung…
”Nessuno saprebbe degradare la donna quanto la donna stessa. È persona solo colui o colei che abbia il coraggio di guardare …
”La seduttrice è una povera creatura che è costretta a dissimulare la propria miseria. La sua figura si è caricata di un lan…
”Io mi provoco da sola (ma non sono felice). Si desidera piacere all’altro ed a se stessi, ma ciò condiziona il comportament…
”Ritratto di Signora radical-chic. Il radical-chic è uno strano tipo antropologico al di sopra della “comune umanità”: una v…
Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email nella pagina contatti e saranno rimossi.
Jack Vettriano è un autodidatta e non lo nasconde. Nato da una famiglia povera: “dovevo dividere un unico letto con mio fratello maggiore” racconta; così il futuro artista è spinto a lavorare fin da ragazzino. Lasciati gli studi a 16 anni, diviene apprendista minerario e comincia a dipingere negli anni Settanta con un set di acquerelli ricevuti in regalo per il suo ventunesimo compleanno. I suoi primi lavori sono firmati Jack Hoggan e sono più che altro riproduzioni di impressionisti. Dopo quattordici anni, riesce ad esibire le sue opere professionalmente.
“Dipingo quello che si muove in me, la sensualità”
«Ricevo moltissime lettere da parte di persone che si immedesimano nei miei quadri. C’è addirittura una coppia di amanti che usa un mio libro per dare vita ai loro incontri. Lui dice a lei di vestirsi come nel quadro di una certa pagina e poi si danno appuntamento per far rivivere quell’atmosfera». Lo dice così, Vettriano, con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere perché abituato a mettere in mostra il proprio mondo fatto di fantasie, ossessioni e sentimenti passionali.
Un progetto davvero spiritoso. Il fotografo francese Stefan Draschan trascorre ore nei musei, in attesa. Attende pazientemente persone “abbinate” ai quadri. Ma abbinate in che modo? Persone che con i loro vestiti, il loro stile, o semplicemente il colore dei capelli o la forma delle barbe ricordino il dipinto che stanno osservando.
Quelle che sembrano pose studiate sono, in realtà, il frutto di lunghe attese in cui Draschan fotografa solo quando la persona si è posizionata nel migliore dei modi. Il progetto si chiama “People matching artworks”, un’insieme di immagini curiose scattate nei musei di Parigi, Vienna e Berlino.
Di seguito potete trovare il lavoro di Draschan, votate i vostri abbinamenti preferiti e la prossima volta che visitate un museo, ricordate di guardavi le spalle!
Questo fenomeno attirò in maniera sempre maggiore l’attenzione soprattutto dei lettori uomini, e in particolare registrò un incredibile successo fra i soldati impegnati al fronte, che usavano appendere le fotografie di queste ragazze nei loro armadietti o nelle loro tende di accampamento.
”John Lennon avrebbe compiuto in questi giorni ottant’anni. Sarebbe una vecchia gloria della musica leggera, …
”Fratelli tutti” è il manifesto ideologico del bergoglismo. Non c’è più teologia ma ideologia, …
”Ma esistono ancora Dio, Patria e Famiglia?
Login
Commenti recenti